23/12/2020
Una giornata passata in macchina in giro per la provincia, sopralluoghi di fine anno mascherati da auguri natalizi o auguri natalizi mascherati da sopralluogo di fine anno?
Un traffico ormai inconsueto: siamo in zona “aranrossa” con sfumature verdi: rosso e verde… i colori del Natale… mi siedo in macchina e la radio riparte in automatico appena premo il pulsante start…
Oggi è atteso il via libero dell’EMA per il vaccino… bloccati i voli dal Regno Unito… “… che spreco disumano non baciarci da un po’, possiamo fare fuoco come nelle Banlieue…”, altro cliente, altro giro altra corsa “… la variante Covid inglese… entro stasera il via libera al piano vaccinale… Confusi tra tristezza e gioia… don’t worry, don’t worry, don’t worry”.
Saluti senza abbracci, senza strette di mano, sorrisi con gli occhi a bocche coperte, che strano Natale e CoViD, solo CoViD, tanto CoViD, non si parla di altro, ma poi all’improvviso “Esplosione in fabbrica in Provincia di Chieti, tre morti…”.
Mi sento strano, hanno appena annunciato 415 morti per CoViD e la cosa sembrava quasi una buona notizia e questi tre morti invece mi hanno colpito in pieno… ma non bastava lavarsi le mani e mettere la mascherina per risolvere tutti i problemi sul lavoro?
È stato davvero un anno molto duro e le notizie contrastanti di oggi non aiutano il morale, siamo certi che la pandemia finirà ma le esplosioni in fabbrica no, quelle non finiranno… per quelle non esiste una campagna vaccinale organizzata a livello internazionale, non esistono titoli in prima pagina e talk show in prima serata eppure anche lì c’è un “virus” da combattere, anche quelle morti in qualche modo potrebbero essere evitate. Quella campagna vaccinale resta invece solo nelle nostre mani, nelle mani della “gente della sicurezza” e si chiama cultura.
Un clacson mi riporta al presente e la radio è sempre accesa: …volente o nolente… risponderò presente.
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