Da qualche settimana ci troviamo a seguire fatti che stanno sconvolgendo la vita di tutti i giorni di migliaia di persone in Europa.
Ci troviamo a domandarci sul perché la storia non ha insegnato nulla, sul perché l’essere umano si comporta in un determinato modo, sul perché le cose accadono e non possiamo intervenire come vorremmo, sul perché le persone non dialogano per affrontare i problemi e mettere in campo determinate misure di sicurezza, sul perché il comportamento delle persone fa sempre la differenza nei rapporti umani.
Parliamo e ci sforziamo di diffondere la cultura per la salute e sicurezza nelle aziende e nelle attività quotidiane di ogni giorno, che ci mantengono vicini ai valori intrinseci a cui teniamo, perché crediamo che cambiare la cultura in tale ambito sia una qualità che tutti devono coltivare fin da piccoli.
Guardando invece a quello che sta accadendo in questi mesi di conflitto, ci domandiamo: tutti questi sforzi dove finiscono?
Purtroppo ritorno con la memoria a 30 anni fa quando, da volontario, mi trovai diverse volte a organizzare missioni umanitarie con i rischi che si possono ben immaginare durante la guerra dei Balcani e dove, forse per la mia giovane età, non pensavo minimamente che in futuro la salute e la sicurezza delle persone sarebbe diventato un valore importante nella mia vita, ma avevo solamente l’obiettivo di fare qualche cosa per aiutare chi era in difficoltà.
Oggi penso con quale spirito mi troverei ad affrontare tali situazioni, con maggiore consapevolezza su cos’è un rischio, ma soprattutto perché nel corso degli anni ho imparato sempre di più ad apprezzare il valore che trovo nel domandarmi quali potrebbero essere gli effetti di determinate azioni prima di prendere decisioni importanti.
Un’azione che ritengo fondamentale per definire preventivamente l’utilità degli elementi che aiutano a cambiare la cultura delle persone, è quella di dare ampio spazio alla libertà consapevole delle proprie competenze nell’affidare compiti e responsabilità alle persone.
Proprio perché la libertà di azione o meglio “Liber-Azione” è importante per diffondere quella che è la vera cultura delle persone, ritengo che il valore aggiunto nel prendere determinate decisioni in modo del tutto consapevole, sia evitare di fare cose che non servono, incorrendo in errori.
Mi piace usare questo termine “Liber-Azione” perché trasmette libertà, dinamismo, consapevolezza e coraggio nel fare le cose e conseguentemente punta al cambiamento culturale che tutti auspicano in ogni attività della nostra vita, verso un mondo migliore!
…
Non è facile pensare di cambiare
Le abitudini di tutta una stagione
Di una vita che è passata come un lampo
E che fila dritta verso la stazione
Di un mondo migliore
E un mondo migliore
Sai, essere libero
Costa soltanto
Qualche rimpianto
Sì, tutto è possibile
Perfino credere
Che possa esistere
Un mondo migliore
V.Rossi – Un mondo migliore
Leggi anche il “val’Oro” delle persone di Gabriele Dell’orto.
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