… dove eravamo rimasti l’ultima volta? Ah, vero. Alle domande:
Voi vi accorgete di quest’insano meccanismo dilagante?
Ma soprattutto, qualcuno fa qualcosa per diffondere queste importanti informazioni?
Se ne parla nelle Aziende? Ne siamo realmente consapevoli?
Qualcuno istituzionalmente si preoccupa di questo tema?
Dovremmo forse rivedere concretamente il significato naturale di successo?
Dovremmo smetterla di fare i fenomeni?
Dovremmo accettare la nostra condizione di essere umano?
A che punto siamo?
87% Persone catatoniche (energia distruttiva)
13% Persone anaboliche (energia costruttiva)
tratta dalla raccolta di poesie inedite “Namas-Tè”
Squilibrio di energie
produce malattie nelle scelte
errabonde – conduce nell’infame
bocca – l’anima stremata
Sistema energetico
cerca Pace
e non tace
se voce
non ascolti
Dai mutilati corpi
nasce rinascita
se voce non tace
Pace
Perché non sfruttiamo la parola poetica per ri-umanizzare le persone che creano le nostre Aziende?
Ma torniamo ai nostri amati dati:
Gap di genere: peggiora la situazione sul lavoro. Italia fanalino di coda in Ue sull’istruzione:
Svantaggio femminile per 38 degli 88 indicatori disponibili per il confronto nel Rapporto sull’indice di benessere dell’Istat.
Lo squilibrio maggiore tra i livelli degli indicatori riferiti alle donne rispetto a quelli degli uomini riguarda la composizione degli organi decisionali e dei Consigli regionali. Gli svantaggi femminili più numerosi si osservano invece nei domini Lavoro e conciliazione dei tempi di vita (sette indicatori su 12) e Benessere economico (cinque indicatori su nove).
Le donne sono svantaggiate anche rispetto alla percezione di sicurezza camminando da soli quando è buio nella zona in cui si vive (il 72,4% degli uomini si sente sicuro rispetto al 52,1% delle donne). Gli indicatori di benessere per i quali la condizione delle donne è più favorevole sono nel complesso 27, concentrati nei domini Salute (otto indicatori su 15) e Istruzione e formazione (sette su 13).
Benessere equo e sostenibile, andamento positivo:
Prevalentemente positivo l’andamento degli indicatori sul Benessere equo e sostenibile (Bes): poco più della metà dei 129 indicatori per cui è possibile il confronto sono migliorati rispetto all’anno precedente, il 28,7% è su livelli peggiori e il 17,8% risulta stabile.
Dinamiche meno positive, però, per gli indici Ambiente e Sicurezza: solo quattro dei 16 indicatori di Ambiente migliorano nell’ultimo anno a fronte dei sette che peggiorano. Peggiorano in aggiunta gli indicatori relativi al meteo clima. Nel dominio Sicurezza migliorano soltanto due indicatori soggettivi: la percezione di sicurezza camminando da soli quando è buio e la presenza di elementi di degrado nella zona in cui si vive. Invece sono in peggioramento tutti gli indicatori sui reati predatori e la percezione del rischio di criminalità nella zona in cui si vive.
dati ISTAT I Trimestre 2024
A che punto siamo davvero?
Difficile fotografare realisticamente una situazione di per sé complessa e ricca di sfaccettature. Mi piacerebbe veramente fare luce sulle zone d’ombra tipicamente Italiane nel mondo del lavoro. Un dato di fatto è che l’instabilità mentale e le poche occasioni di dialogo, non permettono al fenomeno di uscire veramente allo scoperto, di evolvere. C’è ancora poca consapevolezza, nelle persone e nelle organizzazioni.
L’Azienda è un sistema energeticamente vivente; produce beni, servizi, valori e relazioni che progressivamente stanno puntando sempre più in basso anche se apparentemente sembrano galleggiare in autonomia. Tendono sopravvivere alla grande. Ma è davvero questo il risultato voluto? Ne vale la pena, e il Turnover?
Ultimo dato: in un anno il turnover cresce di 5 punti, fino al 13,3%
dati Sole 24 ore maggio 2024
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