La quiete dopo la tempesta. La settimana appena trascorsa non è stata una settimana qualsiasi per il mondo della sicurezza. Il 22 settembre resterà negli annali per il primo Safety Rock Show mai pensato prima e porta il nome di LOOKS THAT KILL.
ROCK’N’SAFE nasce con un evento nel 2018 all’Hard Rock Cafe e non poteva che tornare sui palchi una volta superata la pandemia. Sarò schietto, allora non immaginavo che piega avrebbe preso, ma sentivo che i sentimenti del rock avrebbero fatto bene a questo soprammobile polveroso che chiamiamo cultura della sicurezza.
In una cornice come l’edizione azzeccatissima del Safety Expo, radunare 400 persone nell’Auditorium Caravaggio non era scontato e lo era ancor meno pensare che sarebbero rimasti tutti fino alla fine, ma così è successo.
Lo show che unisce la sceneggiatura dell’omonimo libro e la colonna sonora creata ha preso per mano lo spettatore per accompagnarlo nella selva oscura della nostra coscienza per trovare la via d’uscita. Percepire il pathos durante gli storytelling e l’energia del rock durante le esibizioni ci fa pensare di essere riusciti a catturare i nostri spettatori.
L’atmosfera è stata quella tipica dei concerti, con persone che hanno pubblicato post della ormai mitica t-shirt BE SAFE! BE ROCK!, la fila “ai cancelli” e l’attesa curiosa di cosa sarebbe successo. Come nei migliori film, un problema tecnico ci ha fatto pensare il peggio ma poi siamo decollati e non ce n’è stato per nessuno.
Azzeccatissimo Federico Sagona che con il suo pianoforte ha aperto i tre atti dello show, attentamente selezionati per generare quella giusta emotività per affrontare i temi della Bestia, del tradimento e della Vita. Gli SOS Save Our Souls, con Bruco, Stefano e Mauro Guidi e Gianfranco Zibetti hanno catapultato il loro rock appositamente scritto per il libro che ha parlato più e meglio di uno speech. Gli Auge che ci hanno prestato tre brani profondi quanto graffianti con Mauro Purgatorio, Sara Vettori e Matteo Montuschi in splendida forma. Antonio Chialastri ci ha deliziato con un viaggio nel mondo di Dante e la conclusione in mani sicure come quelle di Althea, alias Lucia Castellano e Greta Martello, che hanno chiuso l’evento con la loro fiammante “Miele sulla pelle”.
Ti racconto questo retroscena dal dietro le quinte. Respiravamo la tensione della prima, ma una volta sbloccati eravamo felici per quel che stava avvenendo e solo gli orecchi sono riusciti a frenare l’apertura del nostro sorriso. Sai per quale motivo?
Perché le persone stavano tracciando un solco emotivo sul senso di sicurezza ed eravamo consapevoli che questo sarebbe stato il nostro lascito della giornata.
Adesso la quiete, ma sono già in tanti ad averci chiesto in che modo poter portare lo show più folle della cultura della sicurezza nella loro azienda e nella loro città e noi saremo lieti di accendere nuovi cuori su un tema sociale che finalmente si prende di diritto l’importanza che merita.
Visita l’intera rubrica The safety rockstar!
SCORRI LA PAGINA E LASCIA UN COMMENTO.