Run like hell

di Paolo Zambianchi
Run like hell

(Si consiglia la lettura di questo articolo ascoltando la canzone RUN LIKE HELL dei Pink Floyd )

 

Derek è fermo in pista. Sente arrivare un dolore lancinante dal tendine di Achille. Un dolore che si irradia su tutta la gamba. Ma al dolore ancora più grande lo sente nella sua testa. Questa era la sua grande occasione.

Doveva solo correre e la medaglia sarebbe stata sua.

“Run, Run, Run, Run, Run, Run, Run, Run,
Run, Run, Run, Run, Run, Run, Run, Run (corri, corri corri, corri….)”

Nella sua testa rimbomba solo una parola: corri, corri, corri!

Se lo era ripetuto più volte prima dello start. Quella canzone dei Pink Floyd l’aveva ascoltata spesso. Sembrava spronarlo a correre, correre fino alla morte.

E invece si trova lì, in mezzo alla pista, mentre tutti intorno a lui non sanno cosa stia succedendo. Lo hanno visto accovacciarsi dopo essersi toccato dietro la gamba. Ma non sanno esattamente di cosa si tratti.

Lui però lo sa. E sa che quello che è successo ha messo fine al suo sogno più grande. Sa che non potrà più terminare quella gara e raggiungere il suo sogno. Non potrà più essere un atleta professionista e rappresentare la sua nazione. Resterà lì, dove si trova in questo momento.

Qualcosa in lui però risuona, come una voce che gli dice di non mollare.

“You better make your face up in your favorite disguise (Farai meglio a metterti in faccia il tuo travestimento preferito)”

Ma come fai a non mollare, quando sai che ti si è appena spezzato il tendine di Achille e che la tua carriera di atleta è finita per sempre?

“With your button down lips and your roller blind eyes (Con la labbra abbottonate e i tuoi sprezzanti occhi ciechi)”

Non hai parole e non vedi più un futuro.

“With your empty smile and your hungry heart (Con il tuo sorriso vuoto e il tuo cuore affamato)”

Quando avevi scommesso tutta la tua vita e vissuto ogni secondo per quel momento.

“Feel the bile rising from your guilty past. With your nerves in tatters (Senti la bile che sale dal tuo passato colpevole. Con i tuoi nervi a brandelli)”

Sembra che tutto ciò che hai fatto per essere lì sia stato vano.

“When the cockleshell shatters (Quando il guscio si frantuma)”

Quella posizione accovacciata di Derek, a un certo punto si interrompe perché lui si alza.

“And the hammers batter down the door (E i martelli picchiano la porta)”

Perché sente che l’unica cosa giusta da fare sia terminare quella corsa.

“You’d better run (Faresti meglio a correre)”

Anche se non può correre, in quelle condizioni.

E allora inizia a saltellare sulla gamba sana. Sembra impossibile terminare quella gara e lo sarebbe se non fosse per l’intervento di una persona, che si fa largo tra gli addetti che cercano di fermare Derek e di fermare lui. Una persona che sa cosa è appena successo a Derek. Una persona che sa cosa sta passando Derek.

Suo padre.

Che sostiene Derek e lo porta sino al traguardo.

Un traguardo oltre il quale Derek cerca il sostegno. Un sostegno che non mancherà mai, anche quando i medici gli diranno che non potrà mai più essere un atleta professionista e rappresentare la sua nazione. Un sostegno che non mancherà quando lo spronerà a cambiare sport e dedicarsi al basket, scelta che gli varrà la nazionale, rappresentando ancora la sua nazione, come atleta professionista

Nonostante tutto.

Le Olimpiadi sono ricche di medaglie, assegnate spesso ad atleti che vengono presto dimenticati.

Nessuno invece, dei presenti allo stadio quel giorno, credo si sia mai potuto scordare di Derek mentre lo osservava tagliare il traguardo, tributandogli una standing ovation.

Non tutti possiamo andare alle Olimpiadi.

Ma quali sono le nostre occasioni per essere come Derek?

Quali sono i valori davanti ai quali sentiamo che non possiamo arrenderci alle difficoltà e andare avanti nonostante tutto?

Chi sono le persone che ci stanno guardando e che magari ci tributeranno una standing ovation?

Chi sono le persone che ci sosteranno quando ne avremo bisogno?

Stai facendo abbastanza per tutto questo?

Se la risposta è no: faresti meglio a correre!

 

Se non conosceste la storia di Derek eccovi qualche info su di lui, clicca qui!

Ma soprattutto, se volete vedere quella gara di cui parlo in questo articolo, eccovi il video clicca qui!

 

 

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