Rock’N’Safe on TV

di Stefano Pancari
rock'n'safe on tv

Sono convinto che l’eccessiva ridondanza di una qualsiasi informazione abbia un risultato negativo. Nella migliore delle ipotesi diventa rumore di fondo della nostra vita, piuttosto che arrivare a dare addirittura fastidio. Il traffico veicolare sotto casa è un compagno di vita per molti di noi, ma non lo avvertiamo se non quando manca così come la compagnia di una persona che diamo per scontata, ma ne soffriamo l’assenza non appena manca. Succede anche con la musica. Quanti sono i brani che ci siamo stufati di ascoltare per la quantità di volte che ce li hanno propinati? Eppure per alcuni stiamo parlando di vere e proprie opere d’arte. Così come le notizie di una guerra. Le prime settimane seguiamo momento per momento quel che accade per poi cominciare a vivere una sorta di apatia sull’evolversi degli eventi arrivando a cambiare canale durante il notiziario di turno. Abitudine tra noi, è un soggetto da evitare cantano i Subsonica.

La cultura della salute e della sicurezza soffre dello stesso morbo? La risposta la ritroviamo nell’attenzione che diamo di fronte alla notizia di una qualche morte sul lavoro o su un incidente mortale per strada. Elettroencefalogramma piatto. Ci risolleviamo da questo torpore se la notizia è straordinaria come successo nei mesi scorsi con Luana, se muore Francesco a Pomigliano d’Arco…pazienza! Analogamente quando siamo di fronte al comportamento pericoloso di qualcuno, soprattutto se reiterato nel tempo, finisce che non ci facciamo più caso.

In che modo possiamo contrapporci al reclutamento di questo esercito di zombie cognitivi? Noi lo facciamo con ROCK’N’SAFE che vuole risvegliare le anime dal loro torpore. Stiamo dando un’alternativa nella trattazione della cultura della sicurezza parlandone con artisti e raccontando aneddoti che hanno radici nella cultura popolare. La cultura però è una brutta bestia da modellare ed è per questo che, per creare nuovi acuti motivo di attenzione, diamo vita spesso a nuove rubriche e accogliamo nuove menti pensanti. Siamo consapevoli, però, che questo a lungo andare potrebbe non bastare con il rischio di diventare rumore di fondo e, quindi, venire meno al nostro scopo di mettere sotto i riflettori i temi della salute e della sicurezza.

Questa consapevolezza mi ha spinto ad osare qualcosa di nuovo, spinto dal desiderio di trovare nuovi canali di comunicazione. Kurt Cobain, prendendosi bucce di banana dal movimento punk integralista di Aberdeen da cui proveniva, era convinto che per cambiare il Sistema doveva essergli dentro. Fare battaglie ideologiche ghettizzato in un clan sarebbe servito a poco, troppo poco. Lui ed il resto dei Nirvana non si vendettero all’industria musicale, ma ci entrarono dentro proponendo qualcosa di diverso che, con la cassa di risonanza delle Major e di MTV, ha scardinato il modo di concepire il rock sovvertendolo. He won.

Con lo stesso spirito siamo lieti di andare oggi, martedì 7 settembre 2021, in diretta inaugurando una rubrica all’interno del programma Tadà di RTV38. Attraverso l’etere, così si diceva un tempo, arriveremo a tantissime persone con i nostri messaggi di salute e sicurezza. Ogni settimana avremo quindici preziosissimi minuti in cui, con l’aiuto di tanti amici e ospiti, porteremo nuove idee e iniziative fruibili sia per chi lavora, ma in generale per chi ama la vita e la vuole preservare godendosela fino in fondo.

Un ringraziamento speciale all’autrice di Tadà Diletta Bianchi, alla Direttrice commerciale Giulia Santini e alla conduttrice Carlotta Comparini che hanno creduto in questo visionario progetto.

Saremo in diretta tutte le settimane con oltre 30 puntate fino a maggio 2022.

In diretta ogni martedì alle 17.15 ed in replica ogni mercoledì alle ore 12.00.

Le regioni interessate sono Toscana, Umbria, Liguria e Lazio, ma la trasmissione Tadà è visibile in tutta Italia attraverso lo streaming dei canali di RTV38:

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Qui il canale YouTube RTV38

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