Halloween è la notte in cui i nostri peggiori incubi sembrano prendere vita. Ma per molti lavoratori, il vero orrore non ha bisogno di mostri, fantasmi o vampiri: basta una piccola disattenzione sul posto di lavoro per trasformare una giornata normale in un incubo reale.
Quando scatta un allarme, non c’è tempo per improvvisare!
Ogni membro della squadra deve sapere esattamente cosa fare, dove andare e come aiutare gli altri. È un po’ come se fosse uno sport di squadra, ecco potremmo definire la preparazione e l’azione nella gestione delle emergenze potrebbero essere come una squadra che si prepara per una partita.
Come ti prepari ad una partita? Studi le mosse degli avversari, ne comprendi l’effettiva pericolosità, analizzi i tuoi punti di debolezza e ti prepari ad affrontarli. Niente è imprevedibile nello sport, o quasi. E così lo è durante un’emergenza.
Infatti, i lavoratori devono prepararsi a gestire situazioni critiche attraverso simulazioni e piani d’azione ben definiti. Solo così si evita il panico e si agisce in modo rapido ed efficace. Lasciamo perdere la normativa che ci indica che “tali prove devono essere effettuate con cadenza annuale”, a noi non interessa solo farla, ma farla bene, che sia efficace e soprattutto che scolpisca il “piano di gioco” nelle teste dei lavoratori.
Un rugbista non si butta in campo senza allenamento, e lo stesso vale per la sicurezza sul lavoro.
L’allenamento costante, sotto forma di esercitazioni pratiche e corsi di aggiornamento, è l’unico modo per garantire che, nel momento del bisogno, ogni individuo sappia come comportarsi. Le simulazioni di emergenza sono come dei test match: servono a valutare la preparazione della squadra e a individuare eventuali falle nel piano di gioco. Come in una partita di rugby, dove si analizzano gli errori per migliorare la performance futura, sul lavoro si deve fare lo stesso: ogni esercitazione è un’opportunità per affinare la strategia, migliorare la comunicazione e garantire che, quando l’emergenza si presenterà, saremo pronti.
Non farsi prendere dal panico: mantenere la calma sotto pressione
Uno degli insegnamenti fondamentali dello sport è la gestione della pressione. In una partita di rugby, quando la situazione si fa critica, la squadra che riesce a mantenere la calma e a seguire il piano di gioco avrà la meglio. Sul luogo di lavoro è la stessa identica cosa, il panico è il peggior nemico durante un’emergenza.
Immaginate una situazione di evacuazione: una scala d’emergenza intasata perché qualcuno ha perso la testa, o un collega che non sa dove andare perché non ha mai partecipato a una simulazione. Questo è il vero orrore. Ma la calma nasce solo dalla preparazione: sapere cosa fare in anticipo significa avere il controllo della situazione.
Un buon piano di emergenza è come una strategia di gioco ben studiata: deve essere chiaro, condiviso e testato. Ogni membro del team deve conoscere il proprio ruolo, dalle uscite di sicurezza ai punti di raccolta, fino ai compiti specifici assegnati a ciascuno. Come in una partita di rugby, dove ogni azione è coordinata per raggiungere la meta, così un piano di emergenza ben eseguito garantisce che tutti raggiungano la sicurezza.
Il segreto sta nella ripetizione.
Simulazioni, addestramenti e aggiornamenti periodici sono fondamentali per tenere alta l’attenzione e la preparazione. Anche il miglior piano, se non aggiornato e praticato regolarmente, può fallire.
Il concetto di squadra è centrale, sia nello sport che nella sicurezza sul lavoro. La preparazione alle emergenze non riguarda solo il singolo, ma tutto il team. Ogni giocatore – o lavoratore – deve sentirsi parte di un sistema più grande e responsabile non solo per sé, ma anche per i compagni. Nel rugby, la vittoria è sempre collettiva: un placcaggio perfetto è inutile se il resto della squadra non è pronto a reagire. Anche in un’emergenza, agire come una squadra significa fare la differenza tra un esito positivo e un disastro. Ogni lavoratore ha un ruolo, e ogni ruolo è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti.
Halloween, è solo una notte di finzione, ma le vere emergenze sono sempre dietro l’angolo. L’unico modo per evitare che l’incubo si materializzi è fare squadra, allenarsi insieme e mantenere la calma sotto pressione. Con la giusta preparazione, possiamo evitare che il vero orrore – l’impreparazione e il panico – prenda il sopravvento.
La vittoria appartiene a chi si prepara meglio.
Visita l’intera rubrica Hse on stage!
Iscriviti alla community di rns per ricevere contenuti esclusivi e inviti speciali ai nostri eventi!