PIT AREA’S VOICES #19 – Paolo Grippiolo, HSE – Senior Manager Divisione Infrastrutture Smart A2A spa

di Rock'n'safe
Paolo Grippiolo

Sciogliamo subito il ghiaccio, come ti chiami e quale ruolo rivesti in azienda?

Mi chiamo Paolo e ricopro il ruolo di Business HSE – Senior Manager della Divisione Infrastrutture Smart di A2A spa

 

Come ti sei avvicinato/a a questo lavoro e cosa ti ha fatto capire che questo è il lavoro giusto per te?

La mia esperienza lavorativa inizia dalle “E” (di HSE) più di quindici anni fa quando una compagnia petrolifera mi contatta per entrare all’interno del suo team ad occuparmi di tutela dell’ambiente. Inizio a seguire progetti – e quindi cantieri – di bonifica di siti contaminati piuttosto che posa di disoleatori acque di prima pioggia. Era un modo per mettere la mia laurea in ingegneria edile “al servizio” dell’ambiente.

La cosa mi è subito sembrata molto interessante.

 

Nel corso della tua carriera qual è stato l’episodio che ricordi con più piacere e quale con meno?

Gli episodi più piacevoli sono sicuramente quelli legati allo sviluppo di progetti e al raggiungimento di obiettivi.

Ce ne sono diversi, dal primo modello di assesment dei rischi HSE predisposto per le stazioni di servizio al progetto di Induction Cantieri, dedicato a tutti gli appaltatori che operano in un cantiere edile stradale.

I ricordi più spiacevoli sono invece legati a incidenti e infortuni dei lavoratori.

 

Hai mai dovuto affrontare un grave infortunio di un collega? Se sì raccontaci la tua personale esperienza.

Si, purtroppo devo dire che mi è capitato più di una volta. Il rischio elettrico e l’interazione uomo-macchina nei cantieri stradali sono i due rischi “peggiori” che hanno portato ad alcuni eventi molto gravi. Affrontare eventi di questo tipo ti fa vedere da vicino le difficoltà e la sofferenza di tante persone. L’evento incidentale non è mai un caso isolato che coinvolge “solo” il lavoratore. In caso di eventi infortunistici gravi, a non dormire la notte – per diverse notti – ci sono tante persone.

E questa non è una cosa bella.

 

Quali sono le soft skills che un/una professionista del mondo della salute e sicurezza sul lavoro deve assolutamente avere?

Prima di tutto direi che deve avere Pazienza, che è una virtù più che una soft skills.

Poi deve avere Fortezza, che non vuol dire forza. È un qualcosa in più. Fortezza è Forza + Determinazione + Irremovibilità verso i principi della tutela della Vita.

 

Cosa ti aspetti nel futuro della salute e sicurezza sul lavoro? Pensi che le nuove generazioni siano più attente a queste tematiche?

Salute e Sicurezza sono in fase di evoluzione: dalla sicurezza dei macchinari siamo passati alle procedure ed agli atteggiamenti delle persone. Credo che il futuro porterà questo tema al centro della Vita dentro e fuori le aziende. Stare bene è un tema emergente da tempo.

Proprio su questo principio credo che le nuove generazioni stiano dando una grande spinta.

 

Per concludere, quale consiglio daresti a un giovane che si avvicina a questa professione?

Forse più che un consiglio vorrei dare una “Visione” e direi che le professioni che orbitano intorno ai temi HSE diventeranno trainanti nell’imminente futuro. Quindi salire a bordo di questa locomotiva li porterà ad essere in prima fila a lavorare duramente, godendosi il panorama attraverso una importante finestra.

 

 

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