PIT AREA’S VOICES #07 – Matteo Sordi, HSE Specialist

di Rock'n'safe
Matteo Sordi

Ciao safety rocker! Sciogliamo subito il ghiaccio, come ti chiami e quale ruolo ricopri in azienda?

Ciao, sono Matteo Sordi e ricopro il ruolo di HSE Specialist all’interno di un’azienda che opera nel settore DIY. Nella mia azienda mi occupo del Sistema di Gestione Integrato, ISO 14001 e 45001, inoltre sono un Addetto al Servizio di Prevenzione e protezione e supporto RSPP e Datore di Lavoro nell’individuare strategie per promuovere la cultura della salute e sicurezza sul lavoro.

Da un anno a questa parte ho sviluppato un canale di condivisione di buone prassi e strumenti, chiamato HSE TOOLKIT, dove cerco di trasmettere a tutti i miei colleghi, strumenti che io ritengo utili ed utilizzo quotidianamente a lavoro.

 

Come ti sei avvicinato/a a questo lavoro e cosa ti ha fatto capire che questo è il lavoro giusto per te?

Fin dall’università, ho fatto Tecniche di Prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro, ho capito che il mio principale obiettivo era quello di garantire la salute di ogni persona all’interno della nostra società e il mondo della sicurezza sul lavoro è una grande finestra che permette di farlo quotidianamente.

Per me, prendersi cura delle persone è un’opportunità, è la possibilità di mescolarsi con la vita della persona e trovare un punto di connessione per far sì che anche un percorso formativo sia in grado di cambiare la vita.

 

Nel corso della tua carriera qual è stato l’episodio che ricordi con più piacere e quale con meno?

Tra le molte soddisfazioni che ho avuto negli ultimi anni non posso non citare l’uscita del mio libro “Rugby, un gioco di squadra”, un’opera che tratta della gestione dei gruppi, delle squadre. Il riuscire a portare all’interno della mia azienda un tema come la salute e sicurezza sul lavoro, trattata con lo sport, in questo caso con il mio sport, mi ha dato una scarica incredibile di motivazione. Se vuoi puoi.

Un episodio in carriera che ricordo con meno piacere invece è stato l’incontro con aziende che volevano il minimo indispensabile, che gli bastava fare “il compitino” definito dal decreto e non andare oltre. Quando collabori con alcune realtà devi per forza scendere a dei compromessi, ma quando si parla di Salute e Sicurezza mi è veramente difficile fare il minimo indispensabile.

 

Hai mai dovuto affrontare un grave infortunio di un collega? Se sì raccontaci la tua personale esperienza.

Non ho mai dovuto affrontare un grave infortunio di un collega.

 

Quali sono le soft skills che un/una professionista del mondo della salute e sicurezza sul lavoro deve assolutamente avere?

È un argomento particolarmente ampio questo. Io credo sia necessario sviluppare, oltre agli aspetti professionali, tutti gli aspetti legati alla comunicazione e soprattutto alla creatività. Nella Sicurezza sul lavoro non esiste la formula perfetta da utilizzare come “copia e incolla” in ogni azienda. Ogni realtà va saputa ascoltare e il professionista deve essere in grado di trovare la giusta chiave di volta.

Direi capacità comunicative, ascolto attivo e creatività.

 

Cosa ti aspetti nel futuro della salute e sicurezza sul lavoro? Pensi che le nuove generazioni siano più attente a queste tematiche?

Credo che il cambiamento culturale sarà lento ma fisiologico e nei prossimi anni inizieremo a vedere i frutti del buon operato su questo tema. Parlare di una sana cultura aziendale è l’obiettivo che non solo i professionisti in materia di salute e sicurezza si pongono, ma è anche tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle nazioni unite e vedrà l’ambito sociale delle aziende prendere una piega completamente differente.

Sono convinto che le nuove generazioni saranno in grado di portare un valore aggiunto a questo tema e alla sensibilità nei confronti di questo tema, dipende tutto da noi.

 

Per concludere, quale consiglio daresti a un giovane che si avvicina a questa professione?

Pensa per chi lo fai. Il nostro lavoro ci dà la meravigliosa opportunità di parlare con tutti, di essere promotori di uno stile di lavoro sano e sicuro, che si rispecchia poi con uno stile di vita sano.

Quello che coltiviamo all’interno delle nostre aziende, lo ritroveremo fuori come società, solo per questo vale la pena!

 

 

Visita l’intera rubrica Safety in business!

Iscriviti alla community di rock’n’safe per ricevere contenuti esclusivi e inviti speciali ai nostri eventi!

Potrebbe interessarti

Lascia un commento