Sciogliamo subito il ghiaccio, come ti chiami e quale ruolo ricopri in azienda?
Mi chiamo Fochesato Andrea e sono QHSE & Sustainability Manager in Aristoncavi S.P.A.
Come ti sei avvicinato a questo lavoro e cosa ti ha fatto capire che questo è il lavoro giusto per te?
Ho lavorato per 16 anni nell’ambito Operations sia come capo reparto (preposto sulla sicurezza) che come responsabile (dirigente per la sicurezza), e sono sempre stato molto “affascinato” da tutti gli aspetti riguardanti la sicurezza nel posto di lavoro. Appena mi è arrivata l’occasione di tornare nell’azienda dove ho iniziato la mia carriera lavorativa, in un ruolo nuovo, legato direttamente alla sicurezza, non ci ho pensato due volte! Avevo visto da vicino giorno per giorno cosa vuol dire stare in produzione, gli operatori di linea, i magazzinieri, i manutentori e quindi avevo avuto l’”onore” di vedere direttamente quali possono essere tutti i rischi e i pericoli. Non mi sembrava vero tornare dall’”altra parte” e poter essere un riferimento importante per tutte queste persone, un riferimento che sa di cosa si parla e quindi diventa una sorta di “uno di loro”.
Nel corso della tua carriera qual è stato l’episodio che ricordi con più piacere e quale con meno?
L’episodio che ricordo più piacevolmente è l’aver assistito ad un salvataggio in diretta di un autotrasportatore che era andato in arresto cardiaco. La presenza di un defibrillatore in azienda e di personale formato per effettuare il massaggio cardiaco prima e utilizzare il defibrillatore poi, hanno permesso di salvargli la vita.
L’episodio che ricordo con meno piacere è l’aver trovato una persona ubriaca in produzione e non sapere come gestire la situazione.
Hai mai dovuto affrontare un infortunio di un collega? Se sì raccontaci la tua personale esperienza.
Sì, in un’azienda dove lavoravo un operatore di linea si è schiacciato alcune dita della mano. Ragazzo giovane, bravo, volenteroso. Era in formazione e la voglia di dimostrare di essere all’altezza per poter essere confermato l’ha portato a fare un’operazione non sicura, ha infilato la mano su una parte della linea produttiva dove c’era una ruota dentata che girava. Vi lascio immaginare la scena…alla fine fortunatamente tutto si è concluso al meglio, il ragazzo ha fatto un percorso da uno specialista e ha recuperato al 100% la funzionalità della mano…il tutto però gli è costato un anno di “sofferenza”…l’errore di un secondo ha portato alla “sofferenza” di un anno
Quali sono le soft skills che un professionista del mondo della salute e sicurezza sul lavoro deve assolutamente avere?
- Capacità di leggere le situazioni in tutti i loro aspetti
- Capacità decisionali
- Capacità di lavorare in team
- Capacità di gestire lo stress
- Leadership
- Capacità comunicative ed empatia
Cosa ti aspetti nel futuro della salute e sicurezza sul lavoro? Pensi che le nuove generazioni siano più attente a queste tematiche?
Sempre maggior attenzione da parte delle aziende, la sicurezza diventerà un pillar fondamentale che andrà a braccetto con il profitto. Anche perché le nuove generazioni saranno molto più attente a queste tematiche, preferiscono uno stipendio più basso ma una condizione di lavoro migliore.
Per concludere, quale consiglio daresti a un giovane che si avvicina a questa professione?
Essere empatico perché è fondamentale rapportarsi con le persone per poter recepire più informazioni possibili al fine di salvaguardare la tua e la loro sicurezza. Essere meticoloso, non dare per scontato niente e non trascurare nessun dettaglio. Molto spesso sono i dettagli che fanno la differenza.
Visita l’intera rubrica Safety in business!
Iscriviti alla community di rock’n’safe per ricevere contenuti esclusivi e inviti speciali ai nostri eventi!