Da poco più di dodici mesi mi trovo in una dimensione lavorativamente parlando diversa, infatti la consapevolezza nelle decisioni da prendere per gestire contesti di potenziale rischio è fondamentale per non commettere errori in situazioni con possibili effetti immediati!
Fino allo scorso anno mi ritrovavo invece a fare consulenza in materia di salute, sicurezza e ambiente in diverse aziende di differenti comparti industriali supportandole in ogni loro necessità in materia e gli effetti delle decisioni spesso non riuscivi a vederli fino in fondo e questo aspetto non completava sempre la mia missione.
Ero uno dei tanti consulenti preparati e più o meno di fiducia di diverse aziende ma di fatto un semplice numero come sempre siamo stati abituati a credere fin da piccoli quando la maestra faceva l’appello dei presenti in classe al mattino alla scuola elementare:
- Verdi Luca
- Bianchi Mario
- Rossi Andrea
- …
Lo stesso accadeva alla scuola media.
Lo stesso accadeva alla scuola superiore.
Lo stesso accadeva al politecnico.
Lo stesso accadeva prima dell’inizio delle partite quando indossavi la divisa e facevi l’appello con l’arbitro prima di entrare in campo.
Lo stesso accadeva al lavoro quando organizzavi, come consulente esterno, le esercitazioni antincendio con prove di evacuazione e verificavi i presenti.
Lo stesso accadeva quando parlavi in aula durante i corsi di formazioni per raccontare ai discenti che in Italia le statistiche dicono che in media ogni giorno ci sono 3 morti sul lavoro, 9 morti sulle strade concludendo che in un anno invece ci sono in media 1.000 morti sul lavoro, …
E potrei andare avanti ancora …
In questi mesi, però, sono consapevole che qualcosa è cambiato, ho iniziato ad entrare maggiormente nel merito di questi numeri in prima persona; infatti come Corporate HSE Manager di un gruppo cosmetico, forse anche complice la pandemia che ci ha colpiti, i numeri sono sempre presenti a scandire le nostre giornate: 1, 10, 100, 1.000, 10.000, 100.000, … contagi al giorno.
Mi sono ritrovato in pochissimo tempo a gestire in prima persona, a prendere decisioni e a dare indicazioni che fino a qualche mese prima avrei consigliato solo, per tutelare la salute di tutti i miei colleghi in Italia e all’estero.
In questi mesi ho avuto modo di riflettere tanto ma anche di trovare soluzioni in termini di come “fare” le cose in azienda e non “del dire come farle”, apprezzando e riconoscendo le persone come elementi di una grande squadra, risorse capaci di condividere e risolvere situazioni di rischio importanti e non come semplici numeri, con le loro diversità, problemi ed esigenze in termini di salute e sicurezza.
Era proprio questo l’aspetto che stavo cercando da tempo a integrazione della mia esperienza lavorativa e devo dire che questa sfida è molto interessante!
Purtroppo però, il paradosso che ho più volte ritrovato nelle mie riflessioni su tutti questi numeri è che il numero che abbiamo sempre considerato meno significativo in tutta la nostra vita, fin dalle prime lezioni di matematica alle scuole elementari, è anche quello a cui vorremmo arrivare su tanti fronti in tema di salute e sicurezza sul lavoro: 0 rischi, 0 infortuni, 0 assembramenti, 0 contagi, 0 morti, …
Mi sono detto però che esiste sempre una soluzione positiva in ogni situazione critica; in questo caso non occorre andare troppo lontano con grandi progetti sulla luna da proporre alle aziende, ma basta ricercarla dentro noi stessi, nelle persone che abbiamo vicino e nelle piccole cose che ci circondano ogni giorno.
Per poter raggiungere questo fantastico numero 0 dobbiamo dargli la giusta importanza e dobbiamo essere consapevoli che solo aumentando il nostro senso di responsabilità individuale attraverso la consapevolezza delle azioni che facciamo quotidianamente, smettendo di separare il lavoro dagli aspetti di salute e sicurezza invece che considerarli in modo congiunto, solo così potremmo scriverci su una maglietta il numero più importante per cui stiamo lottando!
ZERO è il numero che da ora in avanti ci darà il 100% della consapevolezza nel prendere decisioni responsabili volte a promuovere azioni per cambiare la cultura in materia di salute e sicurezza nelle aziende!
La sfida che mi piacerebbe proporre a tutti coloro che in qualche modo, leggendo queste righe, si identificano in quanto descritto, è quella di provare a pensare un modo per scrivere lo ZERO dandogli il valore di 100% di consapevolezza delle nostre azioni responsabili, riportandolo su qualsiasi tipo di supporto (maglietta, foglio, infografica, …), fargli una foto, magari condividerlo in una ulteriore uscita su questa webzine!