Nell’ultimo mese in classe di mia figlia alla materna è entrata una bambina ucraina, rifugiata dalle mie parti con la sua famiglia. Ho pensato quindi che fosse importante contestualizzarle questo nuovo arrivo, così le ho nuovamente parlato della guerra (ci avevo già provato una volta, senza troppo successo). Stavolta sono stata presa più sul serio e al termine del mio racconto, Gemma mi ha chiesto:
“Mamma, scriviamo una lettera a Putin?”
“Va bene, amore. Non ho il suo indirizzo, ma noi intanto scriviamola. Dettami cosa gli vuoi dire”
“Scrivi così mamma: <<Basta, Putin, di lanciare le bombe alle case. Puoi essere gentile?>>”
Ubbidiente ho trascritto tutto con cura sul mio cellulare. Poi le ho chiesto:
“E se dice di no?”
Lei ci ha pensato un attimo e mi ha risposto: “Allora gli mandiamo un po’ di cuori”.
Quindi mi ha preso il telefono e ha cominciato ad aggiungere emoticon di cuori.
I figli ti insegnano sempre molto e anche stavolta ho raccolto la lezione. Di fronte all’eventuale rifiuto a comportarsi come lei chiedeva, non mi ha detto di alzare di più la voce, di metterlo in punizione o di ordinarglielo. Mi ha detto di aggiungere cuori.
Si parla tanto di leader gentili, di cultura dell’errore e di accoglienza (non solo nei confronti dei rifugiati di guerra, ma più semplicemente verso chi abbiamo accanto tutti i giorni). Eppure in quanti di noi sono capaci di farlo? Quanto spesso?
È molto più semplice reagire ad una situazione conflittuale con una posizione di forza (imposta). “Occhio per occhio, dente per dente” dice un detto ben noto. Il concetto di “porgi l’altra guancia” non è mai stato dei più popolari… quel che certo è che chi pronunciò quest’ultima frase ormai millenni di anni fa, di differenza ne fece parecchia!
Se vogliamo creare ambienti di lavoro salutari, dove le persone stiano bene e non ci siano guerre interne ogni giorno, dovremmo trovare tutti l’abilità di metterci più cuore che bile. Essere una Safety Rockstar significa saper rompere gli schemi: avere la capacità di urlare quando c’è bisogno di alzare il volume su un tema, tanto quanto la destrezza di abbassare i toni quando i decibel stanno andando davvero oltre.
“It’s easy, all you need is love”. Probabilmente non è così semplice come cantavano i Beatles, ma forse è meno difficile di quanto si pensi.
Impariamo a disinnescare.
Quando un collega ci risponde male, impariamo a disinnescare.
Quando un superiore ci riprende in modo sgarbato, impariamo a disinnescare.
Quando un cliente pretende di dirci come fare il nostro lavoro, impariamo a disinnescare.
Il vero leader non è chi lancia le bombe ma chi evita l’esplosione di quelle lanciate da altri. Quanta più fiducia ci sarebbe in un’azienda con un leader così? Quanto più benessere?
Non ho potuto far arrivare a Putin il messaggio di mia figlia, ma posso far arrivare a voi un messaggio più ampio: ogni volta che possiamo, mettiamoci il cuore.
Leggi anche il precedente articolo della rubrica Safety shake!
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