Protagonista del nostro Live di oggi: Giuseppe Zuelli, RSPP di COOP ALLEANZA 3.0
Giuseppe, descrivici la realtà di COOP.
COOP è la più grande cooperativa italiana. Riunisce 94 cooperative di consumatori, di cui 7 hanno grandi dimensioni. Conta di 400 negozi, 19.000 lavoratori e altre 2.300.000 soci. COOP Alleanza 3.0 nasce nel 2016 dalla fusioni di tre grandi cooperative.
Cosa significa svolgere il ruolo di RSPP in una realtà così grande?
È una responsabilità che vivo in senso positivo. Ero RSPP nella COOP Consumatori Nord-est dal 2004, con la fusione sono diventato RSPP della nuova realtà. Trovo che la componente etica renda un lavoro molto più stimolante.
Dato che la COOP è presente in praticamente tutto il territorio italiano, hai notato differenze di approccio nelle varie regioni, in relazione alla formazione?
Noi tendiamo a standardizzare la formazione dal punto di vista territoriale, vogliamo che le condizioni e le tutele di lavoro siano identiche dal Friuli alla Sicilia. Ci possono poi essere delle abitudini che fanno orientare l’approccio formativo in modi diversi.
Sappiamo che la grande distribuzione è stata in prima linea durante la pandemia. Tu che percezione hai avuto?
All’inizio c’è stata grande preoccupazione e paura, perché ancora si sapevano poche cose, c’erano pochi strumenti. Ci siamo subito attivati e abbiamo intrapreso misure come il distanziamento, le barriere fisiche e tutto ciò che poteva essere fatto nell’immediato per proteggere lavoratori e clienti.
Da qualche mese avete dato vita ad una piattaforma E-learning dedicata alla formazione.
Esattamente. Abbiamo sempre dato spazio a questo tipo di formazione, con la pandemia l’E-Learning si è sviluppato tantissimo. La nostra Academy è un ecosistema aziendale dell’offerta formativa, che racchiude tutto il patrimonio di conoscenze che COOP ha acquisito negli anni e che mette a disposizione dei dipendenti e anche dei soci!
Quali altri progetti avete in corso attualmente?
Proprio in queste settimane stiamo svolgendo una formazione dedicata agli ASPP. L’obiettivo è quello di ottenere un concreto cambio di comportamento dei lavoratori, portandoli a comportarsi diversamente perché sono convinti che sia la cosa giusta. La cultura della sicurezza si modifica se ci convinciamo che i comportamenti corretti si mettono in campo anche quando nessuno ci guarda.
Articolo e postproduzione video di Graziano Ventroni
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