Listen to your heart

di Paolo Zambianchi
Listen to your heart

(si consiglia la lettura di questo articolo ascoltando la canzone LISTEN TO YOUR HEART dei Roxette)

 

Sara non sta zitta un secondo mentre Azzurra sta raccontando una delle sue solite storie.

“I know there’s something in the wake of your smile (So che c’é qualcosa nel risveglio del tuo sorriso)”

Emma le ascolta sorridendo mentre Sara la guarda e capisce che Emma sta nascondendo qualcosa.

“I get a notion from the look in your eyes, yeah (l’ho capito guardandoti negli occhi)”

Ma Sara non fa in tempo a chiederle di cosa si tratti perché quella musica, una vecchia canzone dei Roxette, che esce dal panificio, viene interrotta dalle urla della commessa che chiede aiuto.

Sara, Emma e Azzurra erano fuori a finire di chiacchierare, in attesa di entrare a prendere la merenda.

Appena sentite le urla entrano nel panificio e vedono riverso a terra quell’anziano signore che era passato loro accanto poco prima, sorridendo con fare amorevole.

“You’ve built a love, but that love falls apart (hai costruito amore, ma il tuo amore crolla)”

Quel signore giace a terra, emettendo dei versi e tenendosi il torace.

“Your little piece of Heaven turns too dark (il tuo piccolo pezzo di Paradiso diventa buio)”

Ha gli occhi chiusi e non si muove.

È una scena terribile per chiunque, figuriamoci per ragazze di 13 anni.

La commessa è terrorizzata e impietrita.

La scena sembra cristallizzata. Solo la musica prosegue.

“Listen to your heart (ascolta il tuo cuore)”

Sara però decide di ascoltare il suo cuore.

When he’s calling for you (quando lui ti sta chiamando)”

Anche Emma e Azzurra si muovono insieme a lei, quasi spronate anch’esse dalla canzone.

“Listen to your heart (ascolta il tuo cuore)”

E la canzone sembra anche guidarle in cosa devono fare.

“There’s nothing else you can do (non c’è altro che tu possa fare)”

È come se lo avessero sempre saputo.

“I don’t know where you’re going and I don’t know why (non so dove stai andando e non so perché)”

Anche se, specie alla loro età, normalmente nessuno sa cosa fare.

Loro invece, in perfetto coordinamento, mentre una di loro chiama il 112, le altre due si avvicinano a quell’anziano signore riverso a terra.

“But listen to your heart (ma, ascolta il tuo cuore)”

Compiono quei gesti, imparati lo scorso anno a scuola, in un corso di Primo Soccorso e comprendono che non c’è tempo da perdere: quell’uomo è in arresto cardiaco.

“Before you tell him goodbye (prima di dirgli addio)”

Iniziano il massaggio cardiaco

“Sometimes you wonder if this fight is worthwhile (a volte ti chiedi se valga la pena combattere)”

Sperando che i soccorsi arrivino in fretta

“The precious moments are all lost in the tide, yeah (I momenti preziosi sono tutti persi nella marea)”

Restano consapevoli del fatto che nel frattempo c’è solo una cosa che possono fare

“They’re swept away, and nothing is what is seems (sono stati spazzati via e niente è come sembra)”

Anche se sembra sia inutile in quanto quell’uomo continua a non muoversi e non riprende vita.

“The feeling of belonging to your dreams (la sensazione di appartenere ai sogni)”

Loro però continuano, fiduciose, dandosi il cambio, e guardandosi quasi da fuori, come se fosse un sogno.

“Listen to your heart (ascolta il tuo cuore)”

Sembrano attimi interminabili quelli che conducono all’arrivo dell’ambulanza, che prenderà in carico quel signore, portandolo in terapia intensiva, dove, qualche giorno dopo, riuscirà anche a riprendersi, tornando alla vita.

E tutto ciò è stato possibile in quanto queste ragazze non hanno esitato a intervenire ma anche in quanto la loro professoressa di matematica non aveva esitato a invitare suo figlio medico a scuola, affinchè tenesse un corso di Primo Soccorso che, a detta anche delle dirette interessate, è stato fondamentale per dare loro le nozioni e la sicurezza per salvare una vita.

E tu?

Se questa storia ti ha saputo emozionare, cosa aspetti a prepararti a diventare un salvatore di vite?

Cerca il corso di Primo Soccorso più vicino a te, offriti come addetto primo soccorso nella tua azienda, organizzane uno nella tua città.

Insomma non aspettare: ascolta il tuo cuore, quando ti sta chiamando!

 

Se non conosceste la storia di Sara, Emma e Azzurra, eccovi un articolo, clicca qui!

Se poi volete ascoltare le loro voci nel giorno in cui sono state premiate da Comune di Trento, eccovi un video clicca qui!

 

 

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