“Non ci sono limiti” la frase suona rock ma lo è davvero?
Se in alcuni ambiti il “senza limiti” può essere portatore di valore, in altri i limiti sono essi stessi un valore.
Limiti no/ limiti si, come la mettiamo nelle nostre aziende?
➡️ LIMITI NO
– Condivisione: rendere le informazioni disponibili a tutti aiuta a lavorare meglio, sentirsi coinvolti e poter dare il proprio contributo al di là del computo specifico.
– Partecipazione & ascolto: per affrontare i problemi complessi c’è bisogno di attingere all’intelligenza collettiva. Difficilmente una sola persona possiede le competenze, le conoscenze e il tempo necessario per avere successo nel mondo VUCA (Volatile, Incerto , Complesso, Ambiguo).
– Idee: alle idee innovative non mettiamo limiti, magari potrebbero non essere applicabili oggi, ma potrebbero offrire l’innesco per una “versione fattibile” dell’idea originale.
➡️ LIMITI SÌ
– mettiamo i limiti necessari per la sicurezza delle persone (barriere, cinture di sicurezza…)
– il tempo dedicato al lavoro. Il modello del “workaholic” non è sostenibile nel tempo. Per essere efficaci e creativi abbiamo bisogno di alternare momenti di focus su attività lavorative e momenti di relax. Rigenerare corpo e mente fornisce quella “spinta in più” che ci porta al successo.
– il tempo dedicato alla vita on line. Ricordiamoci che la tecnologia è uno strumento e va “gestito” per non restarne succube.
La sensazione positiva che ci regala un “Like” non può sostituire la vita offline.
– le attività cui ci dedichiamo: scegliere dove focalizzare le nostre energie, per evitare di disperderle in un “mare di attività”.
Sicurezza significa scegliere il mix corretto in ogni situazione sapendo quali sono i limiti da promuovere e quali da rimuovere.
Questo sì, che suona rock!
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