Ogni giorno ci sveniamo per ricordare quanto sia importante comunicare nel modo giusto, in maniera preventiva. La sicurezza passa prima di tutto da una buona forma mentis, raffinati pensieri che ci rendono ROCK’N’SAFE da una procedura puramente logica.
Rock: ci siamo ribellati al menefreghismo verso la sicurezza.
Safe: viva la vita.
A tal proposito la carta stampata… scusate… stavo commettendo lo stesso errore, riformulo: i giornalisti delle blasonate testate giornalistiche si meritano una bella tirata di orecchie, ma prima una dolce premessa.
I veicoli a guida autonoma renderanno i viaggi rilassanti e sicuri ma quella prospettiva è al vaglio delle commissioni sia tecniche che etiche di ogni paese. Facendo parte del Gruppo Tecnico PIARC Italia conosco la mole di lavoro e gli aspetti che vanno analizzati, convogliati e diluiti in un ventaglio di decisioni fondamentali per salvare le vite umane. Ma domani quando usciremo in strada ancora la maggior parte degli stessi mezzi dipendono ancora totalmente dal conducente umano.
Torniamo a noi. Vi prego di spiegarCi per quale motivo i titoli alludono a veicoli a guida autonoma? Quando leggo “Il veicolo si schianta”, “Macchina finisce fuori strada, l’intera famiglia perde la vita” va in tilt il cervello per un secondo abbondante. Mi sono perso qualcosa? Mi sono addormentato in una cella criogenica e risvegliato tra dieci anni?
La ricerca tramite un titolo del genere da parte di un giornalista tradisce il giornalista stesso.
Come può attirare più lettori? La verità se raccontata bene sarebbe una splendida corrente educativa, aiuterebbe a far riflettere. La comunicazione di un concetto con tre parole può instaurare nella mente del lettore una precisa idea da subito, se le parole invertite sortissero un effetto benefico meglio della “Sensation WOW”, perché non utilizzare la verità per insegnare a riflettere?
Stiamo affrontando un cambiamento radicale ma in meglio: nei listini prezzi da due anni sono presenti la totalità di veicoli con cambio automatico dal segmento C in poi, mentre nel segmento B (le vetture più piccole dato che il segmento A oltre alle Monovolume spariranno) sono rimasti pochi modelli dotati di cambio manuale mentre nello stesso segmento i diesel sono spariti.
Siamo all’inizio: sistemi di aiuto alla frenata, frenata d’emergenza, mantenimento della corsia, segnalazione angolo cieco, cruise control adattivo, parcheggio automatizzato o assistito e altri ancora per definire gli Aiuti alla Guida di Secondo Livello (impropriamente definita Guida Autonoma di Secondo Livello).
Il conducente finalmente si rilasserà durante il tragitto e dal Terzo Livello (o Primo Livello della Guida Condizionata) sarà ancor più tutelato, il progetto sicurezza stradale sta alzando l’asticella. Diamo i nomi giusti agli errori giusti: l’uomo sbaglia, l’incidente stradale è l’esempio dell’egoismo del conducente, non importa sia noia o impreparazione, a quasi tutto c’è una soluzione. Un auto non provoca incidenti, né in passato né tantomeno da questo 2021.
Togliamo titoli mal diretti e la dicotomia per cui i veicoli sono sempre più intelligenti ma non sappiamo guidarli per mancanza di nozioni, è uno strumento che viene depotenziato e declassato a livello di sicurezza. Come descriviamo in poche parole un’opera narrativa? Ciò che succede al protagonista… non lasciamo che il “fatal flow” sia sempre vicino ogni volta che guidi.
Come cantano gli Europe nella canzone Prisoner in Paradise
He gave up his past
Ha rinunciato al suo passato
And made it alright
E ce l’ha fatta
But there′s somethin’ missin′
Ma qualcosa manca ancora
In his heart tonight
Nel suo cuore stanotte
Sometimes what you want
A volte quello che vuoi
Ain’t what you need, no, no
Non è ciò di cui hai bisogno, no, no
He misses drivin’ down to the lake at night
Gli manca guidare fino al lago di notte
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