La ricerca sul riconsolidamento della memoria in neuroscienze sta dimostrando che è possibile la cancellazione di apprendimenti emotivi registrati nella memoria implicita, differente dall’altro tipo di cambiamento che mira all’autoregolazione fino ad ora dominante nel paradigma clinico che ha portato ad una pratica del contenimento emozionale.
Capite la portata di questa strada? Immaginate che si riesca a far comprendere il concetto base di sicurezza attraverso il lavoro mirato del linguaggio! Avremmo dei risultati educativi e consolidati fantastici! Ma andiamo nei dettagli…
Studi sulla memoria, ben lontani ormai dalle prime linee di ricerca che avevano come soggetto privilegiato l’animale o l’essere umano in laboratorio. Così si sta arrivando a focalizzare il complicato intreccio nei processi di memoria fra cognizione ed emozione senza tralasciare l’effetto dello stress e del trauma nei processi che sostengono le funzioni mnestiche.
In questo articolo, intendo soffermarmi maggiormente su quel filone di ricerca che si focalizza su un interessante fenomeno definito dai neuroscienziati “riconsolidamento della memoria”.
Sorprendente, che il nostro cervello possiede una particolare capacità neuroplastica che gli consente di cancellare specifici apprendimenti emozionali, impressi nella memoria implicita, proprio a livello di quelle sinapsi neuronali che li hanno codificati nei processi cerebrali e che sono responsabili della gran parte della sintomatologia e degli attaccamenti disfunzionali presentati dai pazienti in psicoterapia.
I professionisti della salute mentale mirano indubbiamente ad aiutare i propri pazienti a cambiare in modo permanente comportamenti, emozioni, pensieri e somatizzazioni indesiderate. Essi si sono trovati storicamente di fronte a due difficoltà sostanziali: il primo l’impossibilità di definire un modello trans-teorico di cambiamento, il secondo è quello di individuare in modo unico un processo specifico attraverso cui si arriva al cambiamento. Lo stato dell’arte in psicoterapia, indipendentemente dalla teoria di riferimento, ha definito un tipo di cambiamento “incrementale” piuttosto che “trasformativo”, ovvero invece di modificare lo schema implicito pre-esistente si favorisce il formarsi di un nuovo schema/modello mentale, parallelo al precedente, lasciando nei fatti aperta la porta a sempre probabili ricadute.
La cancellazione che avviene attraverso il processo di riconsolidamento della memoria individua invece una possibilità nuova, attraverso una ricodifica, che come cercherò di spiegare, elimina al livello della memoria implicita il precedente apprendimento emotivo, su cui si basano importanti modelli o schemi mentali, senza però alterare la memoria autobiografica, creando così il presupposto all’interruzione del sintomo.
Schemi emotivi impliciti alla base dei diversi comportamenti, stati d’animo, emozioni e pensieri per cui gran parte delle
persone intraprendono una terapia ci sono degli apprendimenti emotivi “impliciti” e non facilmente accessibili attraverso i processi di memoria episodica, che sono stati memorizzati durante esperienze connotate emotivamente.
La conoscenza implicita è definita come una particolare conoscenza procedurale. Tale conoscenza definisce cosa aspettarsi, quando e come comportarsi in una particolare situazione (per esempio essere compiacente al fine di sentirsi al sicuro all’interno di una relazione). Riguarda un sapere profondo e generalizzato di come funziona il mondo (per rimanere nell’esempio precedente, che le persone diventano rifiutanti se scontentate in qualche modo). Tale conoscenza è costituita da schemi (pattern o modelli mentali) che sono stati astratti ed estratti dall’esperienza e memorizzati in sistemi di memoria diversi da quelli definiti come memoria “episodica” esplicita e autobiografica, di eventi passati. Questo tipo di conoscenza creata da un apprendimento implicito rimane fuori dalla consapevolezza, in uno stato non verbale anche quando genera comportamenti, emozioni e pensieri in risposta ad esperienze attuali.
Colonna sonora gli Starchaser con Dead Man Walking… la volontà, la tempra, la determinazione
To be continued…
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