Ricerca della qualità, Made in Italy, sostenibilità. Sono questi i tre concetti che descrivono Roncadin, azienda friulana che produce pizze surgelate a marchio proprio e per le etichette della grande distribuzione. Roncadin nasce nel 1992 dall’esperienza e dalla passione della famiglia Roncadin, trascinata dall’entusiasmo del fondatore Edoardo. Dagli stabilimenti Roncadin escono ogni anno decine di milioni di pizze surgelate di vario tipo. Molta attenzione all’interno dell’azienda è riservata alla sostenibilità e alla sicurezza a 360°. Tante sono le politiche introdotte da Roncadin in tema di sostenibilità, sicurezza e benessere aziendale. Ne abbiamo parlato con Alessandro Tomba, HR Director di Roncadin.
Roncadin ha una storia di oltre 30 anni. Quali sono le tre principali caratteristiche dell’azienda?
Roncadin è una Società Benefit che produce pizze surgelate di alta qualità per il mercato italiano e internazionale. In questa definizione troviamo già tre elementi che caratterizzano Roncadin: la ricerca della qualità del prodotto che realizziamo (pizze surgelate fatte con i migliori ingredienti, con impasto a lunga lievitazione, farcitura a mano, cottura in forno a legna su pietra); la voglia di crescere e portare il miglior Made in Italy nel mercato mondiale, sia con i prodotti a marchio Roncadin, sia producendo per le private label della GDO (quindi sviluppando centinaia di ricette diverse, per ogni tradizione, preferenza ed esigenza alimentare); e infine l’attenzione alla sostenibilità, al territorio e alle persone, riassunta appunto dalla nostra decisione di diventare Società Benefit.
Roncadin produce pizze surgelate. Come garantite gli standard di qualità e come funziona il processo di surgelazione?
Le nostre pizze nascono da un lungo lavoro di ricerca e sviluppo, dalla selezione delle migliori materie prime e dalla scelta di procedimenti produttivi che garantiscono un prodotto di alta qualità, gustoso e digeribile. Il processo di surgelazione è fondamentale per portare sulle tavole dei nostri clienti un prodotto che non solo mantiene tutte le qualità organolettiche, ma anche sicuro per il consumo.
Le nostre pizze attraversano il tunnel di surgelazione in soli 27 minuti e per tutto il processo le temperature vengono costantemente monitorate. Il sistema, oltre a tenere traccia di eventuali anomalie, evita in maniera predittiva che si formino cali di temperatura. L’intero processo di gestione della temperatura è completamente automatizzato per evitare errori umani, avvisi acustici, sonori e via mail completano la supervisione.
Nel magazzino, il prodotto finito viene mantenuto a -25°C e i magazzini materie prime hanno una temperatura di +4°C oppure -18°C, anche queste costantemente monitorate per garantire la catena del freddo.
Avete anche una linea di prodotti vegani. Quali sono le richieste dei consumatori in questo segmento di mercato?
Fra i nostri prodotti c’è una pizza margherita vegana, preparata con un formaggio vegetale a base di riso integrale germogliato che è senza lattosio, senza soia e senza allergeni. Quello dei prodotti a base vegetale è un mercato in crescita, un segmento che riscuote sempre più interesse da parte dei consumatori, non solo chi ha scelto di seguire particolari scelte alimentari, ma anche persone che vogliono semplicemente variare ogni tanto la loro dieta o provare qualcosa di diverso. Sta inoltre crescendo la percezione che i prodotti vegetariani o vegani possono essere gustosi e golosi tanto quanto i loro corrispettivi non veg.
Quali misure utilizzate nel vostro stabilimento per garantire la sicurezza del personale?
Per noi la sicurezza è prima di tutto un valore fondamentale e poi, concretamente, un sistema rigoroso, costantemente testato, conforme ai più alti standard internazionali, che si avvale delle migliori tecnologie. La formazione obbligatoria di tutti i lavoratori, ciascuno nel proprio ruolo, viene svolta con estremo rigore, ma la nostra azione non si ferma qui. Le persone sono il nodo centrale di ogni processo in questo senso, e quindi attiviamo con loro colloqui continui attraverso tutti i canali a disposizione, mettendo in campo campagne strategiche di comunicazione per rafforzare a tutti i livelli i valori fondamentali della sicurezza, sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
Avete messo in campo iniziative di welfare aziendale?
Riteniamo che le persone siano la nostra prima ragione del nostro successo. Lavorano in Roncadin 750 persone circa, per l’80% donne. Lavoriamo costantemente per ampliare i servizi messi a loro disposizione, migliorare la comunicazione, il benessere, la sicurezza, la salute e la conciliazione famiglia-lavoro. In ambito HR abbiamo adottato job posting interno, nuovi canali di comunicazione con l’uso di app innovative, un forte impegno del CRAL aziendale per le attività ricreative (pranzi, gite, sport), progetti di conciliazione famiglia-lavoro (come i laboratori di panificazione e i centri estivi per i figli dei dipendenti, aperti anche alla comunità) e numerose iniziative di formazione.
Inoltre, per raccogliere continuamente feedback dalle nostre persone, da qualche anno abbiamo un’iniziativa di grande successo, chiamata “Un caffè con Dario”: si tratta di incontri di 15 minuti che ciascun lavoratore può fissare per parlare direttamente con l’amministratore delegato, Dario Roncadin.
Sul vostro sito web si legge che la produzione di pizze avviene in maniera totalmente ecologica. Cosa significa?
L’energia che serve per produrre le nostre pizze proviene al 100% da fonti rinnovabili (un mix proveniente dall’impianto fotovoltaico dello stabilimento e da fornitori certificati): per questa strategia Roncadin ha vinto nel 2014 il premio “Coop for Kyoto”. Stiamo convertendo totalmente all’elettrico il parco auto aziendale. Abbiamo adottato sistemi di recupero delle acque di scarico e di efficientamento energetico sui tunnel di surgelazione (per un abbattimento delle emissioni pari a -600 tonnellate di CO2 all’anno). Promuoviamo iniziative a tutela della biodiversità come l’apiario aziendale con 650mila api. Grande attenzione viene riservata agli imballaggi: l’80% del packaging di Roncadin proviene da materiali riciclati e, per alcune linee di prodotto, le confezioni sono realizzate al 100% con carta riciclata e riciclabile, con film interno protettivo 100% compostabile. L’impegno riguarda anche le filiere di approvvigionamento sempre più sostenibili, etiche, bio e “corte”, con valorizzazione delle materie prime e dei produttori locali: il marchio Roncadin aggrega circa 600 fornitori italiani presenti in 80 province e per sostenerli ancora di più l’azienda ha aderito al Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo. Infine, Roncadin aderisce alla campagna “Etichetta Consapevole” di Too Good To Go che sensibilizza i consumatori contro lo spreco alimentare.
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