La parola a Michele Mingori e Gloria Querci Della Rovere, Consigliere delegato e RSPP Mingori

di Annarita Cacciamani
Mingori

Mingori

Mingori è una storica azienda di costruzioni della provincia di Parma. Fondata nel 1895, da un lato l’azienda ha radici ben solide nella tradizione e valori che sono rimasti immutati nel tempo, dall’altro guarda al futuro, portando avanti un’idea di impresa etica, trasparente e sostenibile. Ciò diventa evidente, ad esempio, nella scelta di diventare una delle poche B-Corp presenti nel settore edile in Italia, o nella scelta di redigere e mettere ben in evidenza sul proprio sito web il codice etico e il codice di condotta dei fornitori.

 

Cosa distingue Mingori dalle altre aziende del settore edile?

Siamo un’azienda familiare, arrivata alla sesta generazione, e teniamo molto a portare avanti i valori della nostra famiglia. Più che ciò che ci differenzia dagli altri, vorremmo sottolineare ciò che ci caratterizza. Puntiamo a realizzare sempre costruzioni di qualità e a offrire un servizio di qualità. Per noi la parola qualità racchiude tante cose: efficienza del servizio, qualità dei materiali, sicurezza, sostenibilità. Vogliamo costruire un rapporto continuativo con il cliente ed essere non loro fornitori ma loro partner ed essere al loro fianco in modo continuativo. Siamo molto attenti ai criteri ESG e ci siamo certificati B-Corp. In Italia sono pochissime le aziende del settore edile che hanno ottenuto questa certificazione. Questo significa essere attenti alla sostenibilità in tutte le sue sfaccettature. Quindi non solo ambiente ma anche sociale inteso come impatto positivo sui lavoratori e sulla comunità, etica, trasparenza e legalità. Siamo anche Società Benefit quindi abbiamo inserito i criteri ESG nel nostro statuto. Inoltre, abbiamo adottato il modello organizzativo 231 che pone un forte accento proprio su trasparenza e legalità.

 

Quali sono i contenuti principali del vostro codice etico?

Responsabilità sociale, rispetto della comunità, trasparenza, legalità, etica, rapporti chiari e ben definiti con clienti e fornitori. Scegliere di intraprendere il percorso per diventare Società Benefit vuole inserire questi valori e questi contenuti nel proprio statuto, averli nel proprio dna.

Vogliamo collaborare con aziende che condividano questi valori.

 

Come viene gestita la sicurezza nei vostri cantieri?

In azienda c’è un responsabile che si occupa di gestire i subappalti, andando incontro alle richieste dei clienti, molto attenti alla sicurezza, anche oltre alle prescrizioni di legge. Nei cantieri c’è un nostro tecnico che sovrintende la sicurezza. Le responsabilità e i compiti di ognuno son ben chiari in modo da evitare dubbi, incertezze o sovrapposizioni. Vogliamo, inoltre, ottenere la certificazione ISO 45001 relativa proprio alla sicurezza e alla salute sui luoghi di lavoro.

Mingori

 

Secondo voi, in che modo si può diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro nell’edilizia?

A nostro avviso sono fondamentali la formazione e la comunicazione. Bisogna spiegare a chi lavora nei cantieri quali sono le norme da seguire, quali sono i rischi e ascoltare i loro dubbi. Deve esserci un controllo a cascata da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire dagli enti preposti fino all’impresa affidataria e alla singola impresa esecutrice. Come detto, deve essere ben chiaro chi in un cantiere si deve occupare della sicurezza e, quindi, anche di definire i ruoli e formare adeguatamente chi lavora in modo che possa essere consapevole dei rischi e delle norme. Riteniamo che in questo un ruolo importante possa essere giocato dall’intelligenza artificiale. Ad esempio, l’utilizzo di visori di realtà virtuale per mostrare attraverso simulazioni quali sono i rischi nei diversi ambiti può essere molto efficace.

La formazione se interattiva ed accattivante è sicuramente più efficace.

 

Quali sono i requisiti inseriti all’interno del codice di condotta dei fornitori?

Abbiamo scelto di mettere in chiaro, nero su bianco, i nostri principi e la nostra visione per renderli ben chiari ai nostri fornitori e, in generale, alle aziende nostre potenziali fornitrici. È un documento che abbraccia tutti i macrosettori della nostra attività: dal personale, alla sicurezza, all’ambiente.

Per noi questi valori sono fondamentali e valutiamo i fornitori su questi parametri.

 

Avete in corso iniziative di welfare per i vostri dipendenti?

Abbiamo circa 50 dipendenti e stiamo elaborando un nuovo piano di welfare, nel quale impegneremo risorse per migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro. Per noi la qualità del tempo speso al lavoro viene prima di tutto: un lavoratore che sta bene sul luogo di lavoro è un lavoratore che lavora meglio e sarà felice di rimanere a lungo con noi.

 

Come è organizzata la formazione per i vostri lavoratori?

Redigiamo un piano di formazione annuale dove vengono individuate le esigenze formative. La formazione copre vari temi, dalla sicurezza, alle competenze trasversali, alle skill professionali. Nel 2023 Mingori ha investito in attività formative, per un totale di 700 ore circa di formazione, con una media di 25 ore erogate per dipendente. Attualmente, stiamo cercando di implementare questo numero e migliorare la qualità della formazione. È un aspetto importante perché con la formazione crescono le persone.

E se le persone che lavorano con noi accrescono le proprie competenze, tutta l’azienda cresce.

 

 

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