Marilena Pavarelli, Event Manager Fiera Ambiente Lavoro

di Rock'n'safe

In vista della nostra partecipazione come media partner ad Ambiente Lavoro che si terrà a Bologna dal 1 al 3 dicembre, abbiamo chiesto a Marilena Pavarelli, Event Manager responsabile dell’organizzazione della fiera, di raccontarci le novità di questa edizione e le sfide che ha affrontato per organizzare l’evento durante l’emergenza Covid-19.

Buongiorno Dott.ssa Marilena Pavarelli. Finalmente torna Ambiente Lavoro. Quali sono le energie che si avvertono attorno a questo evento che torna a essere in presenza?

Ritrovarsi di persona dopo due anni di stop sarà una grande emozione per noi che di mestiere facciamo incontrare la gente! E anche chi lavora con noi e rende possibile la manifestazione – le aziende, le associazioni, i professionisti – stanno dimostrando una grande voglia di vedersi dal vivo. Perché negli ultimi tempi abbiamo tutti saggiato le potenzialità ma anche i grandi limiti dell’incontro a distanza. E perché questi due anni hanno rallentato l’affermazione dei principi della sicurezza in cui tutti quelli che gravitano attorno ad Ambiente Lavoro credono. Sono certa che coloro che verranno a Bologna saranno ripagati dal potersi di nuovo guardare negli occhi e dal poter ribadire a gran voce quanto sia importante non trascurare la sicurezza, adesso più che mai!

Torneremo alla socialità, ma in sicurezza, non potrebbe essere diversamente. 

Quali garanzie assicurerete a espositori e visitatori?

Non potremmo fare diversamente: la sicurezza è nel nostro mandato di operatori fieristici oltre che di organizzatori di Ambiente Lavoro. Per questo, in fiera ritroveremo tutte le accortezze che occorre adottare nei luoghi pubblici: mascherina, distanziamento, sanificazione delle mani. Oltre a una organizzazione degli spazi che asseconda la necessità di non creare assembramenti. A un’attenzione particolare in termini di sanificazione di luoghi e strumenti comuni. In più potremo contare sulle consapevolezze di chi lavora con noi e che ha un livello di sensibilità sul tema di sicuro superiore alla media.

Senza fare troppi spoiler, quali saranno le novità rispetto alle edizioni passate?

Sembrerà sciocco ma la vera novità sarà proprio tornare al passato, per quanto possibile! Agli incontri non pianificati, del tutto spontanei che accadono in fiera e che non sono replicabili in digitale. Al confronto vivace che si ottiene solo dal vivo. Alla condivisione che accomuna una bella fiera a un bel concerto, a una grande piece teatrale. Vivere un’esperienza con gli altri offre sempre qualcosa in più e penso che ne abbiamo tutti un gran bisogno.

Poi, certo, non mancheranno le novità: le situazioni immersive in cui sperimentare soluzioni per la sicurezza sul lavoro, la rassegna di best practice di grandi aziende che hanno fatto scuola in fatto di safety – i nostri sensei – le molte formule alternative di comunicare la sicurezza che troveranno spazio in manifestazione: dalla danza all’improvvisazione teatrale, dalla fotografia al rock!

Con l’esperienza della pandemia ancora non sopita, come sta cambiando la percezione della sicurezza sul lavoro e nella società?

Non sono certa che la pandemia concorrerà a rafforzare davvero la percezione comune della sicurezza. Me lo auguro perché anche su questo fronte, se non imparassimo nulla da quanto successo, perderemmo una grande opportunità.

 L’esperienza però ci dice anche che nei periodi di grande rincorsa economica, le cautele in fatto di sicurezza sul lavoro calano anziché aumentare. Ambiente Lavoro è qui anche per questo, per ricordare a tutti noi che non c’è vero sviluppo economico e sociale in assenza di sicurezza sul lavoro.

L’argomento Covid-19 sarà principe della kermesse?

Sì, il Covid-19 ritorna spesso tra i temi che tratteremo in fiera. E non potrebbe che essere così. Ma parleremo anche di molto altro. Il Covid ha senz’altro introdotto nuove criticità sul fronte della prevenzione di incidenti e malattie professionali, ma non ha certo evitato che si continuasse ad ammalarsi e a infortunarsi anche per tutti quei fattori di rischio che nulla hanno a che vedere con la pandemia. E che hanno ampio spazio nel nostro programma di attività e formazione.

Quest’anno avete scelto come partner media ROCK’N’SAFE. Cosa vi attendete da questa sinergia?

Da sempre Ambiente Lavoro crede nelle competenze professionali, nella conoscenza, nella condivisione come strumenti necessari per costruire la sicurezza sul lavoro. Ma da sempre crediamo anche alle formule alternative per accrescere la cultura della sicurezza. E alla necessità di comunicare la sicurezza in qualsiasi modo, con qualsiasi mezzo che possa avvicinarci il più possibile all’ambizioso obiettivo di incidenti e morti zero. Per questo ci piaceva l’idea di lavorare con ROCK’N’SAFE. Se è vero che il rock si è sempre distinto dal pop perché portava dentro di sé la spinta a cambiare il mondo, allora c’è bisogno di tanto rock ancora nel mondo della sicurezza sul lavoro.

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