Nata nel 1890 nel cuore di Torino, Costadoro produce caffè. Produrre caffè vuol dire anche regalare un momento di serenità e benessere a chi lo gusta. La ricerca della qualtà contraddistingue ogni fase della lavorazione, sin dalla scelta della piantagione da cui fornirsi. Ne abbiamo parlato con Carlotta Trombetta, Head of Quality & Impact.
Carlotta, quali sono le peculiarità di Costadoro?
Costadoro è una torrefazione nata nel 1890 nel cuore di Torino e da allora ha come missione quella di infondere un sorriso a ogni cliente, combinando la storia e il futuro del caffè. La sua produzione di caffè avviene nel pieno rispetto di una tradizione secolare che ha nell’approvvigionamento, nella tostatura e nella selezione i principali motivi di distinzione, coniugati all’impiego di tecnologie avanzate e alla costante ricerca.
Costadoro è un’azienda certificata B Corp. Cosa significa e quali impegni presuppone la certificazione?
Le B Corp sono imprese che si impegnano a misurare e considerare le proprie performance ambientali e sociali con la medesima attenzione riservata al profitto. In Costadoro ci impegniamo a creare valore per le generazioni future e per la società. Gli attuali standard per il riconoscimento B Corp si basano sul raggiungimento di un punteggio di 80 punti in cinque aree di impatto misurate nel B Impact Assessment: Lavoratori, Clienti, Comunità, Ambiente, Governance. I risultati di Costadoro sono disponibili online.
Ci può raccontare brevemente il processo di produzione del caffè? Quali misure di sicurezza contraddistinguono ogni fase della lavorazione?
Ogni partita di caffè verde viene assaggiata al fine di ottenere la miscela perfetta in diverse fasi dell’approvvigionamento. Il caffè crudo è quindi sottoposto a rigidi controlli e affidato a una speciale macchina setacciatrice e depolverizzatrice che ne elimina ogni impurità.
La torrefazione avviene utilizzando curve di cottura dedicate e costantemente monitorate per ogni miscela prodotta. Dopo il raffreddamento ad aria i chicchi vengono scansionati a uno a uno per mezzo di una selezionatrice ottica e i chicchi troppo chiari perché immaturi e i troppo scuri perché bruciati vengono scartati.
Il caffè ha bisogno poi di riposare un paio di giorni per rilasciare l’anidride carbonica che si è formata durante la tostatura. Gli specifici packaging con valvole unidirezionali permettono il controllo e la fuoriuscita dell’anidride carbonica eccedente presente nel caffè (impedendo allo stesso tempo all’ossigeno esterno di avere su di esso un’azione ossidante), consentendo una perfetta conservazione del prodotto e delle sue peculiarità.
Come vengono selezionate le piantagioni da cui ricavare il caffè? Si tiene conto anche delle condizioni dei lavoratori in loco?
Innanzitutto, viene valutata la qualità dei chicchi che deve essere conforme agli standard Costadoro, per garantire un prodotto finale eccellente e costante. Questo implica l’analisi sensoriale obbligatoria in fase di proposta.
La prima ricerca avviene prendendo in considerazione i fornitori storici e validati, con i quali negli anni si è instaurato un rapporto in cui i principi cardine sono l’onestà e la trasparenza delle interazioni. L’Azienda considera un plus le piantagioni con certificazioni di qualità o sostenibilità, come Biologico e Fairtrade. Quest’ultima permette la supervisione e il rispetto dei diritti umani, fondamentali per garantire che la produzione avvenga in modo etico e sostenibile.
Quali iniziative vengono promosse per garantire il benessere sul luogo di lavoro?
Uno dei punti principali dello Statuto di Costadoro è la creazione di un ambiente di lavoro volto alla promozione delle potenzialità, del talento e del benessere dei propri collaboratori. Nel far ciò, Costadoro si adopera nel garantire il rispetto delle caratteristiche personali e professionali di ognuno e dell’opportuno equilibrio vita-lavoro. Vi sono incentivi a una sana alimentazione, alla salute e a un approccio sostenibile. Inoltre, le convenzioni aziendali forniscono accesso a un ampio ventaglio di offerte vantaggiose.
Cos’è Costadoro Academy?
Costadoro riserva la massima importanza alla formazione dei professionisti e alla diffusione della consapevolezza sulla cultura del caffè, coinvolgendo i baristi, ma anche i semplici appassionati e Coffee Lover, in lezioni frontali, seminari, eventi speciali e prove sul campo. I corsi e il processo di crescita professionale vengono effettuati presso uno spazio avveniristico e attrezzato appositamente dedicato, la Costadoro Academy, nella sede aziendale di Lungo Dora Pietro Colletta 113/6. Si tratta di un’area con 6 postazioni individuali per formare contemporaneamente altrettanti baristi. L’aula didattica adiacente per le parti di formazione teoriche è stata ampliata raddoppiandone la capienza da 25 posti a 50.
L’eccellenza merita riconoscimento: Costadoro è socia SCA (Speciality Coffee Association) e la sua Costadoro Academy rappresenta un Punto di Formazione Permanente INEI (Istituto Nazionale Espresso Italiano).
Fabio Verona è Responsabile Formazione della Costadoro, si occupa del training da quasi 20 anni in Azienda ed è membro delle più importanti associazioni di settore nell’ambito della ristorazione.
I corsi da lui tenuti negli spazi dell’Academy Costadoro prevedono vari livelli di formazione, coinvolgendo tutte le tematiche e discipline: dalla caffetteria base, alla coffee sensory evaluation, passando per il coffee brewing, la latte art e il coffee in good spirits.
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