Che cos’è la leadership gentile?
Nel mio percorso di vita professionale e personale mi capita spesso di osservare che la gentilezza viene scambiata per cortesia, cioè il praticare e mettere in atto le regole sociali del buon vivere e dell’educazione.
La cultura della gentilezza, in realtà, si avvicina molto di più a quello che nel Buddhismo viene definito con la parola Pali Metta, ovvero gentilezza amorevole.
Voi mi direte allora: “ma di che cosa stai parlando?”. Bene, io vi rispondo con un’altra domanda (sì lo so, non si risponde a domanda con domanda…):
“Avete mai sentito parlare di Leadership gentile, Nudge o spinta gentile?”
Non avete ancora il nesso, eh? Vi starete chiedendo “Che cos’è? Cosa c’entra questo con il sistema lavoro o azienda?”
La leadership gentile, caratterizza quel leader che riesce a far emergere il potenziale delle persone intorno a sé e/o che formano il proprio team di lavoro favorendo lo spirito d’iniziativa, ascoltando e accettando un punto di vista diverso.
Il Leader Gentile, nel mio personale modo di vedere, è il vero Innovation Manager perché crea un ambiente aperto alle idee provenienti da un contesto mentale, professionale e sociale vario, che porta ad arginare gli errori di giudizio e distorsioni nelle valutazioni che ognuno di noi compie rispetto all’oggettività della realtà (bias cognitivi).
Il leader Gentile favorisce quindi, la creazione delle basi dell’innovazione utilizzando la transilienza, cioè la capacità di sfruttare tutte le competenze del capitale umano con cui si trova a interagire.
In questo contesto, ci si trova a lavorare esprimendo sé stessi senza paura di giudizio o costrizioni, si crea la fiducia reciproca, il rispetto, la sincerità, la libertà di esprimersi e sentirsi liberi di farlo.
Questo per me è il vero significato di fare squadra, essere un team!
Questo per me è il posto giusto in cui lavorare!
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