Ho sempre amato molto gli Aerosmith e adesso che sono diversamente giovane, canuto se solo avessi capelli in testa da mostrarlo e accanito nel leggere sui giornali dell’ennesima morte sul lavoro, ripenso alla splendida “Dream On” e non posso fare a meno di scorgere fra le parole della canzone dei significati nuovi, un’interpretazione mia.
Vi voglio raccontare quindi la storia di un vecchio RSPP in pensione, una persona inventata che potrei quasi essere io ma che a differenza mia ha avuto la sfortuna (o la responsabilità) di aver vissuto una di quelle situazioni in cui non è andato tutto bene…
Mettete quindi in play “Dream On” degli Aerosmith e seguite il mio racconto.
Il nostro protagonista si trova a casa sua. È anziano. Come tutti, ogni mattina si alza e va in bagno a sciacquarsi il viso. Un gesto automatico, così come automatico è poi alzare lo sguardo e osservare il suo riflesso nello specchio. Vive da solo, non ha altre persone in casa con cui parlare, così parla spesso con se stesso… parla spesso con i suoi ricordi, ricordi di un periodo in cui era più giovane e svolgeva il suo lavoro pensando di sapere tutto…
Ogni volta che mi guardo allo specchio
Every time when I look in the mirror
Tutte queste rughe sul mio viso diventano più chiare
All these lines on my face getting clearer
Il passato è andato
The past is gone
E passò, come il tramonto all’alba
And it went by, like dusk to dawn
Non è così?
Isn’t that the way?
Sì, credeva di sapere tutto… ma il suo lavoro, quello di responsabile della sicurezza, è fatto per chi si pone continuamente domande e non per chi è convinto di avere già le risposte. Aveva studiato ogni norma, mille libri, era preparato, credeva in quello che faceva. Eppure ci fu quella volta… quella in cui avrebbe dovuto farsi la domanda in più, avrebbe dovuto farsi venire il dubbio… ma non lo fece.
Le lezioni imparate dagli errori sono quelle che si ricordano in modo più vivido. Un’azione stupida ti può insegnare meglio dei più saggi e sapienti insegnanti. Il problema è il costo di quella lezione…
Tutti devono pagare i propri debiti nella vita
Everybody’s got their dues in life to pay
Sì, lo so che nessuno lo sa
Yeah, I know nobody knows
Dove arriva e dove va
Where it comes and where it goes
So che è peccato di tutti
I know it’s everybody’s sin
Devi perdere per sapere come vincere
You got to lose to know how to win
Metà della mia vita è nei libri, nelle pagine scritte
Half my life’s in books, written pages
Vivi e impara dagli stolti e dai saggi
Live and learn from fools and from sages
Sai che è vero, oh
You know it’s true, oh
Tutte le cose ti tornano in mente
All the things come back to you
Canta con me, canta per un anno
Sing with me, sing for a year
Canta per le risate e canta le lacrime
Sing for the laughter, and sing the tear
Canta con me, se è solo per oggi
Sing with me, if it’s just for today
La vita è imprevedibile, o almeno questo dicono. Eppure così tanti eventi imputati al fato hanno ben più umane origini.
Si guarda allo specchio il nostro protagonista: gli occhi sono più spenti, la pelle più ruvida, le spalle più curve. Il peso degli anni si fa sentire, più ancora quello delle esperienze. Una cosa però la sa: questo giorno passerà e se domani sarà ancora qui, si alzerà di nuovo, andrà di nuovo allo specchio e fisserà di nuovo quegli occhi e quei ricordi. Perché dietro al velo pesante del lutto e del rimorso, ancora più in fondo e radicato ci sarà sempre il sogno, l’obiettivo, quello che non lo ha fatto fermare a quel giorno, quello che lo ha spinto ad aprire gli occhi e la mente ad altri. Meglio riempirsi di sani dubbi che di cieche certezze. Una domanda in più…
Forse domani il buon Dio ti porterà via
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away
Continua a sognare
Dream on
Sogna finché il tuo sogno non si avvera
Dream until your dream come true
Continua a sognare
Dream on
Forse domani il buon Dio ti porterà via
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away
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