Nella miniera è tutto un baglior di fiamme
Piangono bimbi spose sorelle e mamme
Ma a un tratto il minatore dal volto bruno
Dice agli accorsi se titubante è ognuno
Io solo andrò laggiù che non ho nessuno
E nella notte un grido solleva i cuori
Mamme son salvi tornano i minatori
Manca soltanto quello dal volto bruno
Ma per salvare lui non c’è nessuno
Miniera è stato scritto nel 1927. Una canzone che ha quasi cento anni di storia alle spalle. È una canzone di povertà e immigrazione ma anche, e soprattutto, di sicurezza sul lavoro. Di lavoro, ancora prima che sicurezza.
Il minatore dal volto bruno è un emigrante italiano in Messico, una persona la cui vita vale poco, che fa un lavoro dove non importa nulla a nessuno. Un uomo libero, un uomo coraggioso, un uomo che darà la vita per salvare i compagni di lavoro.
La canzone nel dopoguerra venne ripresa e resa famosa da Claudio Villa, una versione possente, ariosa, con un minatore dal volto bruno stoico e vittima sacrificale. Villa e la musica dell’epoca cantano l’amore e la sofferenza, esaltano i dolori e le gioie e traspare un senso di pietà per il minatore.
Più avanti un grande cantore del lavoro, Gianmaria Testa, grande artista, capostazione anch’egli in quel di Cuneo, la canterà spesso dal vivo, per trasmetterne invece il messaggio solidale verso l’immigrazione, verso il valore della vita, delle persone care. Un grido solleva i cuori, mamme son salvi. Il legame più forte, quello di ognuno con la sua mamma, come sentimento cantato e struggente in contrapposizione al minatore dal volto bruno che invece, non ha nessuno. Vite che vengono sacrificate perché prive di valore. Una chitarra acustica suonata con tristezza e rispetto, un suono di voglia di uguaglianza sociale.
Sarà poi riportata sul palco da un altro grande artista italiano, Simone Cristicchi, che l’ha cantata dal vivo con il coro di minatori di Santa Fiora. Cristicchi è un cantore dell’animo umano, la sua versione ci dona un minatore dal volto bruno che potrebbe essere ognuno di noi, canta il suo atto di coraggio, la sua solidarietà ai sentimenti degli altri. Canta il suo sacrificio. Canta il suo coraggio. Cristicchi ci canta che tutti potremmo essere il minatore dal volto bruno.
Io non so se al minatore del volto bruno possiamo dire eroe, safety leader. Non lo so. So che questa canzone parla di sicurezza e coraggio, due parole che stanno bene insieme.
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