Ciao Stefano, come stai? Raccontaci come è stato il 2024 di ROCK’N’SAFE?
L’anno appena passato non è stato soltanto mio, ma un nostro rivolto a tutte le persone che hanno contribuito al consolidamento e crescita di quella che oggi è una realtà affermata, ROCK’N’SAFE. Con estremo piacere abbiamo portato avanti il progetto della safety community che oggi conta ben 300 anime rock. Abbiamo organizzato oltre 12 eventi, più di uno al mese, incontrando migliaia di persone sia in Azienda sia in teatro, senza dimenticarci dei giovani delle scuole. Se è vero che nella nostra visione la sicurezza sarà mainstream nella cultura, direi che stiamo facendo la nostra parte anche quest’anno.
Se dovessi identificare l’anno appena trascorso con una canzone, quale sceglieresti?
L’universo rock ci dà molte opzioni, ma dovendo sceglierne una punto COME TOGETHER dei The Beatles. Il suo testo enigmatico lascia libero arbitrio nel dare un significato unico, un po’ come ROCK’N’SAFE. È media? è formazione e comunicazione? è eventistica? è tutto questo messo insieme in un meltin pot?
Decidi tu. Quel che conta è il concetto del “noi”, la sfida di affermare la sicurezza sul lavoro può avere un futuro roseo solo se ragioniamo come collettivo.
Il 2024 di ROCK’N’SAFE è stato caratterizzato dalla nascita di tanti nuovi progetti, come sono nati Safety Heroes e Safety mode? Puoi anticiparci qualche novità per il 2025?
Safety Mode, l’esperienza formativa con la musica dei Depeche Mode, e Safety Heroes, l’esperienza che mi vede di nuovo con i miei partner in crime Federico Sagona e Auge, matureranno nel 2025. Ma non saranno le uniche novità.
Sperimenteremo una linea editoriale cartacea chiamata THE SAFEPAPER che ci auguriamo venga sostenuta dai partner per darle lunga vita. Un giornale spedito direttamente a casa in cui parliamo di buone notizie correlate alla sicurezza sul lavoro perché sia di ispirazione e di proiezione verso un futuro positivo. THE DARK SIDE OF HUMANS, affermato format in aula, vedrà la luce in versione teatrale per i Safety Day e sarà un crack incredibile. Ci sarà un rinnovamento totale della nostra nostra webzine.
Vorrei anticiparti altro, ma stiamo con i piedi per terra. Posso solo dirti che ho una pazza idea di stare tutti insieme, vedremo.
Prima di salutarci, cosa ti aspetti dall’anno che verrà?
All’orizzonte vedo nubi plumbee.
L’assetto normativo sembra convergere nuovamente sulla coercizione e l’adulato Accordo Stato Regioni è senza consistenza. Il risultato è che le Istituzioni non aiutano un processo che è urgente avviare. Un processo di educazione, sensibilizzazione e prevenzione dalle scuole fino alle imprese, comprese quelle piccole e micro che sono trattate come la grande industria quando invece dovrebbero avere un trattamento a sé e sostenute. Noi continueremo a fare la nostra parte, certi di dare un contributo per rompere uno status quo di indifferenza che persiste nonostante Esselunga, Eni e tante altre tragedie di cui si è macchiato anche quest’anno il nostro Paese.
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