È normale

di Rita Stagnoli
È normale
Questa settimana mi è capitato nuovamente di sentire la frase “eh ma quando si lavora è normale farsi male”.
Ancora.

“Mio zio faceva il falegname e ha perso 4 dita”.

Spessissimo queste persone hanno un parente o un conoscente che faceva il falegname. Temo che sia purtroppo in alcuni casi un classico esempio entrato a far parte del parlato quotidiano.

Questo è forse uno dei più devastanti retaggi culturali che ancora permeano nel tessuto lavorativo italiano, e uno dei più difficili da sradicare, perché lascia poco spazio al confronto.

Credere che farsi male sia la normalità ci fa sentire meno in colpa sia che ci siamo fatti male noi, sia che sia qualcun altro a essersi fatto male.

Rappresenta un alibi che libera la persona infortunata dalle sue responsabilità di stare attenta, rispettare le regole, indossare i DPI, e libera un po’ gli altri dal senso di nodo alla gola che tutti proviamo alla notizia di un incidente perché si, si è fatto male, ma è la normalità.

Pensare che si sarebbe potuto fare qualcosa e a causa del nostro non agire si è verificato un incidente, a noi o a altri, è una sensazione che ci fa stare male.

Il rimorso è uno dei sentimenti più dolorosi, per questo è più facile pensare che la colpa sia del fato, non la nostra.

Questo succede più spesso (ma non sempre) con gli incidenti considerati minori, quelli che non hanno conseguenze mortali, ma apre pericolosamente lo spiraglio a situazioni rischiosissime che poi hanno conseguenze gravi. Pensare che farsi male sul lavoro sia normale è una delle cause che contribuiscono a provocare incidenti gravissimi e mortali.

Farsi male mentre si lavora non è normale. È inaccettabile.

Ditelo ad alta voce, fatelo dire a chi ancora non ci crede, scrivetelo sui muri.

Le nostre parole influenzano i nostri pensieri, che poi si trasformano nelle nostre azioni. Le azioni di tutti fanno la cultura. Per cambiare la cultura è necessario e urgente agire su quei retaggi che ancora occupano spazio nelle menti e nei cuori dei lavoratori e non.

È necessario quindi dirlo ad alta voce, urlarlo se necessario, scriverlo e ripeterlo. Farsi male mentre si lavora non è normale, è inaccettabile.

 

 

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