Di cosa siamo capaci

di Stefano Pancari

23 maggio 1992. Se solo il programma di storia nelle scuole prevedesse questo triste capitolo invece di passare ore e ore su Romani e Longobardi, daremmo ai nostri ragazzi un grande esempio da cui trarre ispirazione.

Ieri si sono compiuti 30 anni dalla strage di Capaci e il brutale assassinio di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e parte della sua scorta, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Sull’autostrada A29, tra l’aeroporto di Punta Raisi e Palermo, all’altezza di Capaci un quantitativo abnorme di esplosivo era stato piazzato da delle bestie e fatti brillare al momento giusto.

È stato detto e ridetto sulla vicenda, scritto libri e realizzato film, ma mai sarà troppo per un uomo che è stato esempio di lotta per affermare la giustizia. Non aggiungerò parole superflue.

È doveroso parlarne e, anche per noi che ci occupiamo di cultura della sicurezza, avere a mente persone che hanno così perseverato in un credo giusto e per un mondo migliore dovrebbe farci coraggio. Non rischiamo né esplosivi né colpi di pistola, ma ciò che perseguiamo è contro un nemico subdolo e carnefice qual è la nostra cultura, intrisa nel comportamento di molti, silente e invisibile al punto di essere inafferrabile.

Sappiamo che a saltare in aria fu la prima macchina della scorta e per Antonio, Vito e Rocco non ci fu niente da fare.

La seconda auto era quella di Falcone e moglie che non saltò in aria, ma che si trovò davanti un muro di asfalto e detriti, l’impatto fu letale nonostante la corsa all’ospedale. Un dettaglio che si perde nella punteggiatura della storia è che i due non indossavano la cintura di sicurezza e nell’impatto, anche se ci fosse stata una lontana speranza, non ci fu niente da fare.

Divorati dalla Mafia e dalla cultura dell’insicurezza, una è la bestia più tuonante e l’altra è viscida e silenziosa che come un serpente s’insinua nelle nostre vite pronta a sferrare il suo morso velenoso letale.

 

Leggi anche il precedente articolo di Stefano Pancari!

SCORRI LA PAGINA E LASCIA UN COMMENTO.

 

 

Potrebbe interessarti

Lascia un commento