Sicuri che “battere i pugni” o alzare la voce, sia il modo giusto per farci ascoltare?
Forse, battendo i pugni o alzando la voce, riusciremo catturare l’attenzione per un momento, ma saremo ascoltati e, soprattutto, capiti?
Per mettere gli altri in condizione di ascoltarci e capirci è molto più efficace la Comunicazione Non Violenta, una tecnica che parte da consapevolezza ed empatia, per arrivare alle orecchie e al cuore di chi ci ascolta.
La comunicazione non violenta (CNV) ci guida nel ripensare il modo in cui esprimiamo noi stessi e ascoltiamo gli altri, passando da reazioni prevalentemente automatiche a “comunicazione cosciente”.
Gli schemi comunicativi inefficaci in cui spesso cadiamo inconsapevolmente partono dalla reazione automatica del nostro cervello che, difronte ad una difficoltà, risponde con lo schema “attacca o fuggi”.
È uno schema utile quando siamo difronte ad un reale pericolo (bestia feroce, pericolo di vita o morte…) ma non così efficace quando comunichiamo, in quanto a livello comunicativo si traduce in: critica, giudizio, resistenza, attacco, pretesa.
Mettendo in “pausa” e adottando i 4 passi della CNV i “vecchi schemi” vengono sostituiti da ascolto e consapevolezza verso noi stessi e verso gli altri.
La CNV è basata sulla consapevolezza di
– ciò che osserviamo
– ciò che sentiamo
– ciò di cui abbiamo bisogno
– ciò che vogliamo
Quali sono i 4 passi?
➡️ DESCRIVERE LA SITUAZIONE senza giudicare o interpretare. Solo ciò che osserviamo oggettivamente
➡️ DESCRIVERE IL SENTIMENTO che proviamo in quella situazione. Mostrarsi vulnerabili aiuta a risolvere i conflitti, superando la barriera del “mettersi sulla difensiva”
➡️ DESCRIVERE I BISOGNI.
È fondamentale accettare il fatto che quello che gli altri dicono o fanno può essere da stimolo ai nostri sentimenti, ma non ne è la causa.
I sentimenti sono il risultato del modo in cui scegliamo di interpretare ciò che ricevevamo.
Descrivendo come “ci sentiamo” e ciò di cui abbiamo bisogno, diamo agli altri un quadro chiaro di ciò che accade dentro di noi. Senza criticare
➡️ ESPRIMERE UNA RICHIESTA SPECIFICA
– usare linguaggio positivo (cosa fare Vs cosa non fare)
– evitare ambiguità
– essere concreti, evitare termini astratti
– assicurarsi che il messaggio sia stato compreso correttamente
La sicurezza di essere ascoltati e capiti passa da un nuovo modo di intendere la comunicazione.
Da un processo unidirezionale (dare ordini, comunicare pretese) ad un processo a due vie, in cui si esprimono chiaramente sentimenti e bisogni reciprochi.
E se passassimo dal dire “ho sempre comunicato così” a “ci proverò” chissà cosa potremmo ottenere dal nostro nuovo modo di comunicare e interagire?
La Sicurezza passa anche dal sentirsi ascoltati e compresi.
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