Ospite di Stefano Pancari oggi a B-SIDE: Saverio Grandi, compositore, cantautore e paroliere
Saverio ha scritto canzoni per i più grandi artisti italiani, da Vasco Rossi a Eros Ramazzotti, passando per gli Stadio.
Ci racconta che voleva fare lo sceneggiatore nel cinema. L’incontro con Gaetano Curreri, che gli chiese di scrivere qualche testo per gli Stadio, lo portò nel mondo della musica: nel giro di tre mesi si trovò con 7 canzoni diverse in uscita. Con gli Stadio collabora per tanti anni.
Negli ultimi dieci anni la forma musicale è cambiata, con l’arrivo dell’indie e del rap. Così come è cambiato il modo di usufruire della musica, sempre più sulle piattaforme digitali e sempre meno con l’acquisto degli album.
L’ultimo suo album “Segnali di fumo” contiene tanti brani interessanti, come ad esempio “Eroi silenziosi” che parla delle persone normali, quelle che si alzano la mattina e prendono un treno per andare al lavoro. Persone di cui nessuno parla più, che sono spariti dalla comunicazione dei media e anche della politica.
Proprio parlando di comunicazione con Saverio, riflettiamo su come oggi sia diventato più importante apparire che essere, mostrarsi più che guardarsi. La comunicazione è diventata urlata, e questo rende tutti più insicuri. Chi ha talento probabilmente non ce la fa (come ha detto Baccini), ottengono più successo le persone che non sanno fare, ma si presentano bene in un determinato contesto.
Diventa quindi importante contrapporre una comunicazione diversa, utilizzando anche la musica per la diffusione di valori positivi, valorizzando lo studio e il talento.
Testo e postproduzione video di Graziano Ventroni
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