Ospite di Stefano Pancari oggi a B-SIDE: Antonio Aiazzi, tastierista e compositore
Antonio, partiamo dal tuo ultimo lavoro. Come è nato Mephisto Ballad?
Ci siamo ritrovati a parlare con Gianni Maroccolo (vedi la sua intervista per B-Side) e ci siamo accorti che non avevamo mai fatto nulla insieme. Abbiamo cominciato con rielaborazione di E.F.S. 44 dei primi Litfiba. Abbiamo trovato subito il flusso creativo, quando succede così non ti accorgi neanche che stai componendo.
Non è un album da playlist, è qualcosa di più intenso e profondo.
La costruzione è quella di un racconto sonoro. Il Dottor Faust si sente un super uomo e crede di trovare in Mefisto la sua spalla. L’album è un unico flusso narrativo.
Come vivi il rapporto con la sicurezza?
Quando eravamo Litfiba sicuramente in modo diverso da oggi. Allora si facevano anche 700 Km per rientrare a casa da un concerto. Io ero quello che faticava meno sul palco per cui ero anche il primo a guidare. Gli altri si riposavano così dopo mi potevano dare il cambio.
Dal punto di vista dei contenuti, i Litfiba hanno trattato argomenti importanti.
Sono stai tra i primi in Italia a parlare di ecologia, di rispetto per l’ambiente e per le persone. Si vanno ad analizzare i testi di Piero, ma il tema del rispetto è importante per tutti. Bisogna creare sintonia con le persone, conoscersi, sentirsi. Staremo meglio tutti.
Mephisto Ballad sarà presentato il 28 ottobre al Politeama di Prato, e il 31 ottobre ci sarà la prima all’interno del Roma Europa Festival. Il 25 ottobre sarà a Vignola presso il circolo Ribalta.
Antonio Aiazzi oltre la musica si occupa anche di giochi per bambini con la sua casa editrice Giochi Briosi.
Articolo e postproduzione video di Graziano Ventroni
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