B-SIDE #33 – i Geneticamente Mortificati, compagnia teatrale

di Rock'n'safe
Ospiti di Stefano Pancari oggi a B-SIDE: Serena Politi, Marco Giavatto e Stefano Chianucci della compagnia teatrale “I Geneticamente Mortificati”.

Insieme a Silvia Bedessi e Irene Bechi avete dato vita a questo progetto. Quando è nato?

(Marco) – Ufficialmente nel 2019, anche se dal 2015 abbiamo iniziato a realizzare progetti con Silvia. Stefano si è unito in seguito. L’idea nasce da una contaminazione, tra musica, scrittura, teatro e video. Io principalmente mi occupo della scrittura. Il nome nasce dall’idea che siamo una generazione mortificata sin dalla nascita.

Come avete affrontato la pandemia?

(Stefano) – La pandemia è stata un’occasione di riflessione su noi stessi, ci siamo reinventati sul web, non potendo salire sul palco. Abbiamo fondato “L’Argante”, una rivista online che si occupa anche di critica cinematografica. Abbiamo poi fatto alcuni cortometraggi e i nostri podcast, che si trovano su tutte le piattaforme. Ovviamente siamo anche molto presenti sui social. Io mi occupo della parte video, montaggio e riprese e di tutta la parte grafica e visual dei nostri progetti.

Ora stiamo sviluppando in progetto Celebration, che è appunto una celebrazione della musica in vinile degli anni ’70, a cui partecipa anche Bruno Casini (qui la sua intervista con Rock’N’Safe) come esperto. Serena è la nostra mente vulcanica che propone sempre nuovi soggetti!

Come nasce l’idea di Celebration?

(Serena) – Senza la pandemia il progetto Celebration probabilmente non sarebbe mai nato! In questo momento storico riscoprire ciò che viene detto nei testi rock anni ’70 è importante. Ci piacciono molti brani e spesso non ne cogliamo il significato. Quindi io mi occupo di tradurre i testi più rappresentativi e li recitiamo come poesie. Bruno Casini poi dà il suo importante contributo raccontando anche gli aneddoti legati ai vari testi.

I Geneticamente Mortificati saranno a San Piero a Sieve il 2 luglio alle 21.00 a Villa Dami.

Articolo e postproduzione video di Graziano Ventroni

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