Ospite di Stefano Pancari oggi a B-SIDE: Gabriele Medeot, musicista, divulgatore, storyteller e conduttore radiofonico.
Gabriele, raccontaci un po’ di te!
Sono un appassionato di musica. Mi sono diplomato al conservatorio poi ho lavorato tanto nell’ambito della divulgazione e della ricerca. Lavoro a contatto coi giovani, nel 2000 ho aperto una scuola di musica moderna. L’idea di fondo è quella di divulgare quanta energia positiva ci sia nella musica.
Parlaci del progetto “I 100 minuti del Rock”…
Gli incontri coi ragazzi sono diventati prima “Rock History” poi “I 100 minuti del Rock”. Ho girato in tanti teatri in tutta Italia. Il Rock è un’attitudine, un linguaggio forte, non violento, forse il linguaggio più importante per esprimere dissenso.
Come ti sei organizzato con la chiusura dei teatri nel lockdown?
“I 100 minuti del Rock” sono diventati 100 minuti! Clip di un minuto che vanno su Instagram dove racconto un anno in musica. Brevi video in cui cerco di condensare l’atmosfera di ogni anno con i suoi album più caratteristici.
È difficile essere efficaci nel comunicare in un minuto?
Bisogna esserlo! L’improvvisazione non si improvvisa, c’è molto ragionamento e scrematura delle informazioni. Bisogna essere convinti di ciò che si racconta. Io faccio molta radio e questo mi aiuta ad essere diretto.
Gabriele Medeot sta per inaugurare una sua rubrica per ROCK’N’SAFE! Stay tuned!
Articolo e postproduzione video di Graziano Ventroni
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