In italiano la parola “sicurezza” ha un doppio significato: “essere in sicurezza” da qualcosa e “avere la sicurezza” di qualcosa. Non è così ad esempio nella lingua inglese, in cui sensi diversi sono affidati a termini diversi: “to be safe” e “to be sure”.
È come se la nostra lingua non distinguesse a livello lessicale fra la nostra sicurezza interiore (le nostre convinzioni) e quella che è la nostra sicurezza fisica. E dopotutto, non è forse questo il vero senso della sicurezza? Quando curiamo la sicurezza dei lavoratori, non è forse vero che per farlo in modo completo è fondamentale accordare il benessere fisico a quello mentale?
Prendiamo ispirazione dalla nostra lingua: c’è tutto un mondo dietro ad ogni parola e quel mondo ha tanto da insegnarci.
BE SAFE! BE ROCK!
Un ringraziamento a Pietro Vanessi e ai suoi personaggi unici.
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