Angel came down from heaven yesterday,
she stayed with me just long enough to rescue me…
«Wow, Luca, ma stasera siete stati fantastici! Era da tanto che non sentivo una così bella rivisitazione del grande Jimi!».
«Grazie Davide, in effetti ne sono orgoglioso. Sai sono 5 mesi che proviamo quasi tutti i giorni, ci tenevo troppo a spaccare in questo locale e devo dire che tutto il nostro sacrificio e impegno è stato ripagato e gli applausi ne sono la prova!».
«Hai ragione, io mi sono consumato le mani ad applaudire! Però adesso ti saluto, domani mattina come al solito la sveglia suona alla stessa ora!».
«Uffa! Perché me lo hai ricordato! Vabbè, mi godo ancora un poco il successo di stasera e poi filo a casa anch’io. Ci vediamo domani mattina al solito posto!».
Luca e Davide sono colleghi di lavoro in una grande azienda che si occupa per lo più della logistica di grandi magazzini e dello spostamento del materiale per mantenere l’ordine e organizzare le spedizioni di materiale verso terzi. Ormai sono colleghi da 10 anni e le loro abitudini lavorative si sono consolidate, specialmente quella in cui si trovano a metà mattinata per prendere il caffè.
«Luca, ci vediamo fra 5 minuti alla macchinetta così ti offro il caffè».
«Ok, aspettami, devo sistemare una cosa e arrivo».
… boooooooooom, un gran frastuono arriva proprio da dove si era diretto Luca, sembra il classico tonfo che fa un oggetto di grandi dimensioni quando cade…
Davide, ovviamente spaventato, corre verso la zona da cui proveniva il rumore, preoccupato che fosse successo qualcosa al suo amico e collega.
«Luca stai bene?».
«Ma sì che sto bene, solo che mi è successo un’altra volta. Ho fatto cadere il carico!».
«Ma come è possibile? Eppure fai questo mestiere da anni e dovresti essere diventato esperto!».
«Caro Davide, mi sa che il problema è proprio questo! È da tanti anni che faccio sempre le stesse cose».
«Ma dai, Luca, non dire cavolate. Proprio ieri sera mi hai detto che hai provato quasi tutti i giorni per 5 mesi le stesse canzoni, eppure, ieri sera non hai sbagliato una nota. Questa è la dimostrazione che “Repetita iuvant”!».
«Hai ragione, ripetere aiuta, ma questo funziona nella vita privata, con le cose che ci piacciono e che decidiamo di fare di nostra iniziativa!».
Purtroppo uno dei grandi problemi che generano l’incremento degli incidenti e il conseguente aumento degli infortuni sul lavoro è la monotonia legata alla ripetitività del gesto. Come spesso accade, specialmente nelle grandi aziende, le persone vengono lasciate per periodi troppo lunghi a ricoprire le stesse mansioni come marionette di una grande catena di montaggio. Questo porta inevitabilmente ad abbassare la soglia di attenzione perché l’ormai acquisita abilità, porta a sentirci sicuri e incapaci di sbagliare, abbassando conseguentemente la guardia. E come ormai appurato, l’incidente è sempre lì in agguato dietro l’angolo che non vede l’ora di sorprenderci. Prendiamola in considerazione la possibilità di far ruotare le persone e fargli ricoprire mansioni diverse, la novità incuriosisce e la curiosità ci tiene svegli e vigili. E come disse il grande Bowie:
Ch-ch-Changes,
Just gonna have to be a different man,
Time may change me,
But I can’t trace time!
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