Ospite di Stefano Pancari oggi a B-SIDE: Laura Antonini, conduttrice radiofonica di Radio Deejay.
Laura, quando hai iniziato a fare radio?
Sono ormai 21 anni! Mi è sempre piaciuto il mio lavoro e ho ancora tanta voglia di farlo. Anche se oggi la tecnologia ci ha portato dovunque, in radio sei innanzitutto una voce. Ho lavorato anche in tv per un breve periodo, ma non mi piaceva come modo di comunicare.
Sappiamo che questa tua necessità ti ha portato anche su Club House!
Credo tantissimo nella voce e nella comunicazione verbale. Rudy Zerby, il mio partner a Radio Deejay, quando ha sentito parlare di Club House me l’ha detto subito! È il social perfetto per me, gli altri sono un po’ forzati per come sono fatta io, molte immagini, video… Sono importanti, ma preferisco comunicare con la voce!
Come deve essere la comunicazione per essere incisiva?
La buona comunicazione nasce dalla competenza sui temi trattati. In radio andiamo tanto a braccio. Poi c’è un’altra parte della trasmissione in cui abbiamo più una struttura, prendiamo notizie, le svisceriamo, se non fanno parte del nostro background ci informiamo prima. Bisogna filtrare ciò che si dice, stando attenti al messaggio che passiamo.
È un fatto di responsabilità?
Esattamente. In radio non vedi la reazione delle persone. Sono prudente nella scelta dei temi, del linguaggio. L’ascoltatore radiofonico spesso fa altro mentre ci ascolta, guida, fa le faccende domestiche, lavora. Succede che tu dica una cosa e questa viene recepita solo in parte. Col Covid poi abbiamo vissuto dei momenti particolari, sentivamo il dolore delle persone e ci facevamo forza e compagnia a vicenda. La radio è diventata ancora più attenta.
Articolo e postproduzione video di Graziano Ventroni
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