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Così come avevo fatto con il mio primo articolo scritto su R’N’S (Il buono, il brutto, il cattivo), appena è stato pubblicato il secondo (ConSenso) ho iniziato a condividerlo con alcuni dei miei amici e contatti.
Tra quelli che si sono presi il tempo di leggerlo, un amico in particolare, il quale possiede notevoli doti e competenze in ambito HSE, mi ha risposto testualmente: “Grazie Claudio! … ha molto senso! E grazie, perché con la tua passione tieni accesa in me quella che ormai è una debole fiammella”.
Leggendo il suo messaggio ho pensato tante cose, tra le quali, che avrei dedicato a questa tematica e a lui in particolare il prossimo articolo su R’N’S: questo articolo!
E mentre rileggevo il messaggio mi sono venute in mente tutte quelle volte in cui mi sono sentito abbattuto anch’io. Perché, a volte, pur essendo convinti di agire nel modo corretto e per una causa nobile, ci chiediamo “ma chi me lo fa fare?…”
Per me, la risposta è sempre la stessa: “le piccole (GRANDI) cose!”, quelle che alla fine sono una pacca sulle spalle pazzesca, di quelle che ti caricano a molla!
In quel momento ho pensato al titolo di un film di azione che ho noleggiato quando avrò avuto 16 o 17 anni e che vedeva un giovanissimo Jean-Claude Van Damme nelle veci del cattivo antagonista di stampo mafioso (Ivan Kraschinsky, sopranominato “Il Russo”). All’epoca vivevo in Argentina, pertanto, il film si intitolava “Retroceder Nunca, Rendirse Jamás” (film del 1986 che in lingua originale si intitolava “No Retreat, No Surrender”; mentre in Italia il suo titolo “Kickboxers – Vendetta personale”, pur essendo azzeccato per la trama del film, offre un significato del tutto diverso). Ma era il titolo della versione che avevo visto che mi è venuto subito in mente e che si ripeteva nella mia testa… “Retroceder Nunca, Rendirse Jamàs”. Quattro parole, un significato immenso! “Arretrare Mai, Arrendersi Mai e poi Mai”.
E così ho iniziato a pensare, una dopo l’altra, a tutte quelle “piccole-grandi” cose che mi hanno dato, che mi danno e che mi daranno sempre la carica giusta per non arretrare, per non arrendermi, per non mollare mai! E, per fortuna, ce ne sono tante (e sono convinto che sia così per ciascuno di noi).
Alcune sono facilmente riconoscibili, come quando pochi mesi fa durante l’ultimo “Safety Leadership Event”, a seguito di un piccolo confronto attraverso l’apposita piattaforma web, scrivevo poi un messaggio a Stefano Pancari e lui mi rispondeva: “Quando è che ti butterai con un tuo bell’articolo su ROCK’N’SAFE?”. Quel messaggio mi ha dato una carica inesauribile!
Altre, non sono immediatamente riconoscibili, come quel giorno che sono arrivato in ufficio e non ho potuto fare a meno di notare che c’era una specie di “Santino” che non avevo mai visto. Mi sono avvicinato per guardarlo meglio e…
Sì, ero io. I colleghi d’ufficio avevano preso un Santino e gli avevano attaccato una foto della mia faccia. È innegabile che lo scopo principale fosse stato quello di prendermi in giro. E chiunque sia passato di lì e l’abbia guardato, avrà senz’altro riso. Ma… perché la mia faccia su quel Santino? Dietro allo scherzo, dietro alla presa in giro, c’era un messaggio nascosto che, per me, ha un valore inestimabile. Alcuni dei miei colleghi, pur prendendomi in giro, mi hanno identificato come la persona che si prende cura di loro, che li protegge…
Queste e altre cose, io le uso per alimentare la fiammella HSE che è in me. E sono convinto che ciascuno di voi, che siete arrivati fin qui con la lettura, avete senz’altro una fiammella accesa e migliaia di “piccole-grandi” cose per alimentarla.
A questo proposito vorrei condividere con tutti voi e, in particolar modo con il mio caro amico HSE, ancora due cose.
Una è una canzone di Bruce Springsteen che, guarda caso, si intitola “No surrender” e che, nel suo ritornello, riporta:
Well we made a promise
we swore we’d always remember
No retreat, baby, no surrender
Like soldiers in the winter’s night
with a vow to defend
No retreat, baby, no surrender
Abbiamo fatto una promessa
abbiamo giurato l’avremo ricordata sempre
Nessuna ritirata, nessuna arresa
Come i soldati nelle notti invernali
con una promessa solenne da difendere
Nessuna ritirata, baby, nessuna arresa
Sono convinto che tutti abbiamo passato momenti come quello descritto all’inizio, dove ci sentiamo abbattuti. La cosa importante è non arretrare e mai arrendersi, cercando nutrimento in quelle piccole-grandi cose che ci sono sempre!
Ho lasciato per il finale la parte che preferisco, a mio avviso, la parte migliore. Quello che, quel giorno, non ho detto al mio amico HSE. La mia passione, come lui ha scritto, è stata generata principalmente da LUI stesso. È vero amico HSE! Sei stato proprio TU che mi hai fatto capire alcuni anni fa che le vere Salute e Sicurezza non sono un mero adempimento a obblighi di legge. Che non si tratta di avere competenze in ambito normativo, legislativo, giuridico, giuslavoristico, e chi più ne ha più ne metta! Si tratta di un modo di pensare… di un modo di agire…
Si tratta senz’altro del “vero” SAPER ESSERE!
E allora, “Retroceder Nunca, Rendirse Jamás” e, come quel giorno ho scritto al mio caro amico HSE, non dimentichiamoci mai che “una debole fiammella, alimentata nel modo giusto, può sempre diventare un bel fuoco ardente!”
NO RETREAT, NO SURRENDER! BE SAFE! BE ROCK!
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4 commenti
Muy bueno Claudito!!!
Gracias por alimentar la llama que todos tenemos adentro.
Un abrazo grande….
Gracias Edu!
Un abrazo!
Bravo Claudio, sempre sul pezzo. Concordo che la sicurezza sia un modo di pensare ed assimilare.
Bravo. Ettore
Grazie Ettore!
Avanti tutta!
A presto!