Ho passato la mezzanotte di capodanno nell’oscurità del balcone di casa mia under a blood red sky, mentre sui miei occhi e sul mio volto si riflettevano le fiamme che scoppiavano in cielo.
Una guerra liberatoria, se metaforicamente vogliamo chiamarla così, in cui l’unico nemico comune era il 2020 e tutto quello che ci ha propinato. Under a blood red sky l’umanità ha festeggiato con un tripudio di emozioni, botti e fuochi d’artificio la propria felicità per l’inizio del nuovo anno.
In quel preciso istante il sentimento che ho provato è stato quello di volere (diversamente da sperare) un New Safer Year’s Day, prendendo in prestito dagli U2 la canzone che è colonna sonora di ogni mio capodanno.
Il 1 gennaio 1983 con la pubblicazione del singolo New Year’s Day il gruppo di irlandesi poco più che ventenni fece capire al mondo che erano fatti di un’altra pasta. Il tempo gli ha dato ragione consacrandoli come tra le migliori rock band della storia ed io concordo. Il giro di basso di Adam Clayton insieme alla tastiera di The Edge, sono uno degli attacchi musicali più celebri della storia.
Nothing changes on New year’s day. Pensiamo che appendendo un nuovo calendario tutto si rimetta a posto ignorando che il tempo è soltanto una convenzione. Non la pensavano così gli U2, ricordando la legge marziale di Jaruzelski e l’arresto di Lech Walesa del 1981 in Polonia. E quel I’ll be with you again nella canzone è proprio del sindacalista polacco (premio Nobel per la pace nel 1983) che da dietro le sbarre sogna di rivedere la moglie. Virus o persone, cambia ben poco, quando entrambi compromettono la vita e l’umanità.
La nostra salute e la nostra sicurezza mai come nel 2020 sono state al centro delle nostre attenzioni e questo è valso sia a livello individuale che a livello sociale e aziendale. Quest’anno abbiamo l’occasione di elevare il nostro livello di consapevolezza per cui niente conta più della nostra salute e della nostra sicurezza. Il 2020 non deve essere cancellato, come molti sostengono, perché ci è stato di insegnamento in tal senso. Ci ha insegnato a non dare nulla per scontato, ci ha fatto capire che quando viene meno la nostra salute e la nostra sicurezza non ha più senso di parlare di business, progetti e divertimento.
In questo New Safer year’s day abbiamo l’occasione di essere protagonisti di un Rinascimento della cultura umana. Il Rinascimento è rock. Possiamo scrivere nuovi paradigmi della sicurezza ed elevarla a tema di interesse comune come mai in passato, nonostante gli sforzi degli addetti ai lavori.
Possiamo scrollarci di dosso quell’apatia che spesso ci ha condizionato nelle scelte e nei comportamenti ed ha portato molti di noi a infortunarsi o a soffrire la perdita dei propri cari. Si tratta di ribellarci ad un modo di essere e di fare e tornare ad essere più umani, prendendosi cura l’un dell’altro in ogni scelta che facciamo. Per far questo attingeremo a nuove risorse e nuove modalità fondendo tecnica e creatività.
A world in white gets underway canta Bono. Come su un foglio bianco possiamo scrivere i nostri obiettivi prendendoci l’impegno di essere persone migliori per noi stessi, migliori per gli altri.
Con gli occhi illuminati dai fuochi d’artificio voglio che quest’anno la nostra salute e la nostra sicurezza si prendano il posto che gli spetta.
The newspapers says, says
Say it’s true, it’s true
And we can break through
Though torn in two
We can be one
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