Dal 1998, poco più che ventenne, mi occupo di sicurezza sul lavoro in particolare nei cantieri edili; da 15 anni nella costruzione di grandi opere.
In 27 anni di questa attività il tema della sicurezza è diventato “parte di me”, del mio essere, e del mio atteggiamento, in qualunque contesto: al lavoro, a casa, nello sport, durante il tempo libero, in viaggio e……….anche al bar!
Si, quella mattina ero proprio in un bar-pasticceria, uno in cui vado spesso a prendere il caffè con amici ma anche da solo. Eravamo in periodo Natalizio, in cui le attività commerciali allestiscono vetrine luccicanti, espongono regali, panettoni, pandori e chi più ne ha più ne metta.
Mentre mi avvicinavo al bancone per ordinare il caffè (che fanno buonissimo) incrocio la proprietaria che, per mezzo di una scala a forbice, stava appunto mettendo in mostra i panettoni da poco confezionati. Usava la scala in modo in cui non deve essere usata, stazionando sul penultimo piolo e con entrambe le mani occupate a sistemare il panettone.
Mi avvicino a lei e, con un sorriso da orecchio ad orecchio, le dico “bellissimi quei panettoni e saranno sicuramente altrettanto buoni”.
Poi, a bassa voce, per non far sentire le persone vicine ma soprattutto i suoi dipendenti al bancone, senza scendere nei tecnicismi, le faccio notare che deve stare attenta ad utilizzare la scala in quel modo perché può essere molto pericoloso e che in tanti anni di lavoro ho assistito a tanti incidenti in circostanze simili
Lei, senza perdere tempo, a voce alta: “ma pensa a prendere il caffè, se sei venuto per questo, altrimenti fai quello che devi fare che alla mia salute ci penso da sola, ho sempre fatto così e non è successo mai niente”.
Arrossisco, ma incalzo: “è proprio quello che pensano e dicono quelli che si fanno male”.
Non l’avessi mai detto, lei risponde ancor più piccata: “Ancora!!?? Insisti!!!??? Lasciami perdere, prendi il caffè e fammi lavorare”.
Faccio così, prendo il caffè e me ne vado.
Durante gli incontri di formazione racconto sempre questo episodio per rafforzare il concetto che la “sicurezza” deve entrare a far parte della nostra cultura, ci deve “appartenere”.
Chissà, forse un giorno, le nostre “porte in faccia”, i nostri “fallimenti”, porteranno a quel cambiamento culturale che indurrà la titolare di quel bar-pasticceria a non usare in quel modo la scala come pretende che nel suo locale non si fumi!!!
Tratto da un’assurda vera storia vissuta da Alessandro Fiscina.
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