Il cambiamento è inevitabile, fa parte della vita, ma non sempre ci trova pronti ad affrontarlo con un senso di confidenza perché comincia laddove finisce la nostra zona di comfort.
Quando però tocca il lavoro e non dipende da noi ci sentiamo come se qualcuno ci avesse tolto la terra sotto i piedi. Può anche non essere economicamente impattante, come un cambio di ruolo per una riorganizzazione improvvisa, o un cambio di datore di lavoro in continuità con l’attività che svolgiamo, oppure arrivare ad essere inserit* nella solidarietà o in una lista di esodi, resta che ci si ritrova buttat* fuori dalla nostra area di comfort in un batter d’occhio e il senso di incertezza e di ansia sono le prime risposte del nostro sistema neurovegetativo.
Se ci si concentra su tutti gli aspetti e impatti negativi dell’evento si finisce facilmente dentro un circolo vizioso negativo da cui, al prolungarsi del tempo in questa condizione, diventa anche difficile uscire e si può perdere il senso pratico che in queste situazioni è la prima ancora di salvezza. Sono momenti che possono essere anche forti nella vita di una persona, ma che presi come una opportunità, per quanto possa sembrare contro intuitivo, possono darci la forza di crescere, di trasformarci e reinventarci.
La prima cosa da fare è cambiare prospettiva. Sì, un licenziamento o un cambiamento imprevisto fanno paura, come tutte le loro inevitabili conseguenze, ma ci mettono davanti alla realtà, a noi stess* e alle nostre capacità in modo diverso e dirompente tanto quanto possono aprire la strada a nuove possibilità e ad apprendimenti utili per il nostro benessere futuro. Pensa a tutte le difficoltà che hai già superato: la tua capacità di adattarti e reinventarti è già stata messa alla prova, e questa è un’occasione per dimostrare ancora una volta quante risorse hai dentro di te da sfruttare ancora per uscire dalla situazione indesiderata.
In questi momenti è il nostro sistema nervoso autonomo che va in tilt e cominciamo a vivere tutti gli effetti collaterali di questo corto circuito, incluse una serie di emozioni non positive che condizionano anche il significato che diamo agli eventi. Ritrovare un equilibrio, e gestire le emozioni è essenziale per mantenere le migliori condizioni psicologiche e fisiche per affrontare il necessario per risolvere le questioni quotidiane e individuare le azioni più efficaci da attuare. Concediti del tempo per riflettere ricercando la prospettiva più positiva possibile che, unita ad una pratica di consapevolezza, ti permetterà di accettare la paura o la frustrazione, elaborarle e di lasciare spazio alla speranza. Una respirazione bilanciata, ogni volta che sentirai di essere sopraffatt* da emozioni poco costruttive, per anche fossero solo 5 minuti, sarà una pratica di riequilibrio. Chiediti cosa puoi imparare da questa situazione, perché spesso è proprio nei momenti più difficili che scopriamo qualcosa di nuovo su noi stess*.
Individua quali apprendimenti potranno esserti di supporto per superare con successo e soddisfazione la nuova condizione in cui ti trovi, cominciando da un buon libro o da video disponibili su portali e canali social di facile ed economico accesso. Prendi nota dei punti chiave su cui organizzare nuovi comportamenti e pensieri potenzianti, e inizia a concretizzare quello che apprendi iniziando da piccole azioni pratiche. Potrebbe essere arrivato il momento per imparare qualcosa di nuovo con corsi o certificazioni che ti diano maggiore sicurezza e competitività.
Non dimenticare di parlare con chi ti può aiutare: colleghi, amici o mentori possono darti una nuova prospettiva o segnalarti opportunità che non avevi considerato.
Nei momenti di cambiamento, è sempre bene non isolarsi: da soli il mondo prende un connotato più ostile e le difficoltà insormontabili. Parlare con familiari o amici di fiducia ti permetterà di scaricare le tensioni e ricevere supporto, e condividere esperienze con persone che stanno vivendo situazioni simili potrà farti sentire meno sol*. Prima che la situazione diventi più complessa, se dovessi sentirti un livello di fragilità particolare, da rendere difficile l’organizzazione di una reazione efficace perché la situazione ti sembra troppo pesante, non esitare a cercare un supporto psicologico professionale; se ti dovessi preparare ad una gara sportiva ti alleneresti, e così devi pensare per quanto riguarda le tue capacità psicologiche, vanno assistite e rafforzate per poter affrontare un momento eccezionale con minori impatti negativi possibili prima che si depauperino e diventi necessario affrontare cure significative per recuperare.
Concentrati su ciò che puoi controllare. Stabilisci piccoli obiettivi quotidiani, perché ogni piccolo traguardo raggiunto è un passo avanti e merita di essere riconosciuto.
Infine, usa questo momento per ridefinire cosa significa successo per te. Non sei solo il tuo lavoro e la tua performance professionale: sei le tue passioni, le tue relazioni e le tue competenze.
Approfitta di questo momento particolare offerto dalla vita per riallineare la tua carriera ai tuoi veri valori, migliorarti come persona o di esplorare nuove strade che prima non avevi considerato.
I cambiamenti, per quanto spaventosi, possono trasformarsi in punti di svolta che una volta superati potrai ricordare con orgoglio e soddisfazione, come un tempo in cui hai cambiato passo e ti sei trasformat* in una versione migliore di te.
Affrontarli con resilienza e azioni concrete ti permetterà di scoprire nuove opportunità e di costruire una sicurezza più profonda, un passo alla volta.
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