WeGlad: chi sono i “gladiatori” protagonisti del vostro progetto innovativo? Come è nata la l’idea?
WeGlad vuol dire “Welcome Gladiator”, cioè “benvenuto gladiatore”, ed è riferito a tutte le persone con difficoltà motorie che ogni giorno combattono nell’arena della vita contro difficoltà che non hanno scelto.
Nel nostro caso parliamo di difficoltà motorie. Sono persone anziane, genitori con un passeggino, persone con disabilità motoria, severamente obese o temporaneamente incidentate. Non solo, il gladiatore è chiunque riconosce l’arena, i suoi problemi, e si vuole mettere in gioco per aiutare a rendere il pianeta accessibile a tutti.
WeGlad nasce dalle problematiche che i founder, Petru Capatina e Paolo Bottiglieri hanno vissuto nelle proprie famiglie. Paolo aveva il nonno con il piede diabetico, successivamente pluriamputato, costretto alla sedia rotelle. Petru a seguito di un incidente era impossibilitato a muovere le gambe fino alla riabilitazione completa. Attorno ci sono altre storie simili e tante difficoltà. Essere protagonisti di queste ultime o vederle abitare i nostri cari, ci ha segnato notevolmente. Entrambi abbiamo una forte vocazione sociale e imprenditoriale, amanti della tecnologia per il bene e dell’innovazione d’impatto.
Quando tra i primi incontri ci siamo ritrovati su questi temi, la scintilla ha subito generato una grande fiamma, la voglia di mettersi in gioco e di cambiare il contesto, di provarci. Sapevamo che la tecnologia, come mai prima d’ora, poteva accelerare esponenzialmente la transizione verso un pianeta accessibile, l’ecosistema Italiano dell’innovazione in crescita, il mercato promettente, capitali presenti: non avevamo scuse.
Il vostro claim è “Open Social Navigator”, ovvero…? Come funziona esattamente l’app?
É proprio così, sono i nostri tre pilastri.
Open: tutti gli utenti possono sia mappare in pochi click l’accessibilità di qualsiasi strada e locale, sia consumare gratuitamente i dati. L’app è aperta a tuti e non è ghettizzante verso chi ha delle difficoltà, anzi, usiamo la gamification per renderla un gioco divertente dove si creano dati, si impara di più sull’inclusione e si accede a dei premi. É così che reclutiamo gladiatori normodotati o esterni al problema, rendendoli protagonisti partecipi.
Social: utilizziamo meccanismi simil-social network per creare interazioni uno a uno e uno a molti, informazioni specifiche d’interesse per la community e canali per aiutarsi a vicenda, ambendo ad un effetto network esponenziale, che crei benessere.
Navigator: Creiamo percorsi da A a B accessibili, su misura, che evitino le barriere architettoniche. Stiamo lavorando per implementare l’intelligenza artificiale ed essere il primo navigatore che porta l’utente a destinazione dando priorità all’accessibilità e non alla velocità.
Un progetto inclusivo e ambizioso che, oltre alla mission di facilitare la vita quotidiana alle persone con disabilità motorie, prevede una chiara volontà di creare una vera e propria community. É così?
Sì, è così!
Per noi la community è tutto. Non è solo strategica per la crescita della piattaforma o un elemento di futura monetizzazione del modello di business, è famiglia. Conosciamo personalmente centinaia di gladiatori, abbiamo creato amicizie profonde e obbiettivi condivisi.
Con loro decidiamo i prossimi sviluppi, influenzano la strategia e la tattica, alcuni partecipano alle operations. Lavoriamo insieme per renderlo possibile, è la cosa più preziosa che abbiamo mai realizzato, non in WeGlad, ma come esseri umani. É travolgente ed emozionante vederla crescere, interagirci e vederla vibrare di profondi valori.
Sicurezza stradale e disabilità (marciapiedi, strisce pedonali, incroci…): la vostra app potrebbe dare un contributo massivo alla soluzione di questo binomio?
Assolutamente, aspiriamo a questo. Parliamo spesso di Smart City, ma può una città essere davvero “smart” se non è inclusiva, se non è accessibile?
Per noi non solo è una condizione di esistenza, è un diritto fondamentale, stiamo parlando della dignità naturale di un essere umano. Vogliamo che tutti possano manifestare i propri 5 sensi nel contesto urbano, muoversi in libertà con la propria autonomia. Per molti è una cosa scontata, per i gladiatori è una battaglia quotidiana, dura, umanamente crudele e purtroppo spesso invisibile.
WeGlad vuole fare leva sulla numerosità degli stakeholder della città per generare dati fruibili, oggettivi e visivi in tempo reale, un po’ come Waze sulla guida in auto. Potremmo dare un massivo contributo alle municipalità nel monitoraggio e la risoluzione delle problematiche. Ricordiamoci che i Piani Eliminazione Barriere Architettoniche, esistono da direttive EU degli anni ’80, e oggi, se arriviamo a un 15% delle città che l’hanno compiuto, è tanto.
Vogliamo contribuire.
Da quanto operate e che traguardi siete riusciti a raggiungere?
Ci lavoriamo da circa due anni e mezzo, l’azienda è operativa da Marzo 2021. A 5 mesi dalla costituzione abbiamo vinto il Premio Nazionale dell’Economia Civile a Firenze, come migliore start-up. Siamo considerati la start-up più inclusiva da CNA Piemonte. Entrati nella lista di Forbes under 30. Petru è stato selezionato da Nova 111 e Bocconi nella lista dei top 10 professionisti in impatto sociale. Recentemente abbiamo vinto il più grande campionato di start-up ad impatto, l’ESG 2022 – Entrepreneurship Sports Generation in Italia, che rappresenteremo nella finale Europea.
Inoltre abbiamo avuto la fortuna di essere stati accelerati da Techstars, che è tra i migliori al mondo. Così come da Tech2impact sulle tematiche di impatto. Siamo grati del valore che ci viene riconosciuto, è indicatore che è un buon momento per fare quello che facciamo, che nel mondo dell’innovazione, è il miglior terreno fertile per cambiare le cose, e noi non vediamo l’ora!
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