Questo palco nella foto rappresenta per me un piccolo grande traguardo, un modo del tutto nuovo di approcciare alla sicurezza anche con l’occhio rivolto allo stare bene.
Riavvolgo il nastro e vado con ordine: Aprile duemilaventindue, dopo varie giornate di formazione, lezioni di anatomia, prove pratiche e esami finali mi abilito come istruttore di allenamento funzionale (tradotto: è un allenamento cardio basato sulla ripetizione a circuito di vari esercizi che coinvolgono tutti i distretti muscolari, ma soprattutto se svolto in gruppo e con la musica a palla è davvero divertente).
La premessa è questa, lo pratico già da qualche anno e ultimamente mi si era accesa una lampadina: perché non provare a portare alla ribalta il tema del benessere dei lavoratori proponendo alle aziende di organizzare piccole sessioni di “palestra”, permettendo di coinvolgere chi tra i dipendenti e collaboratori volesse partecipare?
Uno degli argomenti a me più cari è sempre stato quello dello stress da lavoro: tematica delicata, parlare di qualcosa che riguarda “noi”, il nostro modo di essere all’interno di un ambiente di lavoro, di percepire e di rapportarci con gli altri di sicuro non è un qualcosa di così facile da esternare, o quanto meno da raccontare in aula alla presenza di qualcuno che magari nemmeno conosco.
Insomma, aprirsi su questo fronte è difficile, se non addirittura sconveniente.
Mi scervellavo alla ricerca di nuovi spunti per sviscerare l’argomento durante i corsi e renderlo più stimolante: interviste a Simon Sinek (autore di “Partire dal perché”, consigliatissimo!), Mr. Feynman e l’importanza di coltivare curiosità e divertimento in ciò che si fa, Julio Velasco che con le sue riflessioni ci fa capire quanto sia essenziale il concetto di fare squadra.
A tutte queste personalità che per me in primis sono state e sono ancora adesso fonte di grande ispirazione ho cercato di aggiungere qualcosa di mio, pensando soprattutto allo stare in forma. Il mio motto è molto semplice ma è diventato un mantra in cui credo fortemente: lavoro bene se sto bene.
Che assomiglia al molto più famoso “mens sana in corpore sano” e da qui sto sviluppando un progetto che apra la formazione a nuovi orizzonti, in particolare quello della promozione dello star bene attraverso l’attività fisica che diventa un momento di coinvolgimento per tutto il gruppo, spingendo le aziende e le persone che ne fanno parte a mettersi in gioco.
Passiamo un terzo della giornata lavorando, la settimana lavorativa “breve” è sicuramente un tema attuale ma ancora forse utopistico per i nostri tempi; valorizziamo meglio le ore passate in azienda investendo del tempo “extra” per il nostro benessere, con la voglia di rafforzare il team e imparare conoscerci, spingendoci oltre i limiti e mettendoci alla prova con nuove attività alla portata di tutti.
Steve Jobs diceva che “il tuo lavoro riempirà gran parte della tua vita e l’unico modo per essere veramente soddisfatto è quello di fare ciò che credi sia una grande lavoro”.
Conclusione?
Asciugamano e borraccia, siamo pronti per iniziare!
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