Vito, per chi come lei lavora nel mondo della sicurezza, la giornata più importante dell’anno sta arrivando, il 28 Aprile. Cosa ha in serbo per il pubblico quest’anno?
Anche quest’anno in Agenzia Spaziale Italiana celebreremo la Giornata Mondiale della Sicurezza con la settima edizione di UNO SPAZIO TRA SALUTE E SICUREZZA, evento non convenzionale dedicato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che, con la collaborazione del MIUR, sono stati invitati a produrre degli elaborati video sul tema “La sicurezza come dimensione etica del lavoro e della cittadinanza”.
I ragazzi hanno risposto con entusiasmo, abbiamo ricevuto un migliaio di iscrizioni e una trentina di contributi filmati: nel corso della diretta streaming del prossimo 28 Aprile a partire dalle ore 10:00 sul canale www.asitv.it/media/live_streaming manderemo in onda i tre video che abbiamo ritenuto essere i più rappresentativi dei lavori fatti da questi ragazzi.
L’intero evento si svolgerà all’interno dell’Auditorium dell’Agenzia Spaziale Italiana a Roma e vedrà ospiti personaggi di spicco della Space Economy come Veronica La Regina (NANORACKS) e Rosa Sapone (ALTEC), ai quali si affiancheranno Paolo D’Angelo di ASI, giornalista appassionato della storia dell’esplorazione spaziale e Alessandra Paparella, safety trainer, che ha collaborato anche come autrice di questa edizione.
Ospite d’onore l’astronauta italiano Roberto Vittori che ci spiegherà come un astronauta riesca a svolgere un’attività così intrinsecamente rischiosa.
Il tutto sarà allietato dai SAFETY TUNES, trio musicale ideato per l’occasione da Michele Lobaccaro (musicista e leader dei RADIODERVISH) con Nicole Bulgarini (voce) e Davide Zubani (chitarra), che proporranno arrangiamenti di brani musicali noti aventi per tema la salute e la sicurezza.
Un evento dedicato alle scuole. Quanto è possibile influenzare i giovani sulla cultura della sicurezza?
Avendo per obiettivo quello di creare una nuova cultura su salute e sicurezza – che si fondi non su obblighi e prescrizioni ma su valori intrinseci – non si può non partire dai giovani sempre così attenti ai comportamenti di noi adulti e sempre pronti a emularci sia nel bene che nel male.
Mostrare loro che è possibile vivere in sicurezza, senza doversi privare di ciò che più ci piace fare, penso sia un buon modo per influenzarli nella maniera più corretta.
Comunicare questi valori attraverso strumenti non convenzionali (non solo musica ma anche teatro, letteratura, storytelling) è il miglior modo per motivarli ad assumere comportamenti sani e sicuri; poi l’idea di ingaggiarli nella produzione di propri elaborati, che li impegna non solo durante le due ore dell’evento ma soprattutto nei mesi precedenti, è un’arma vincente.
Se potesse sognare in grande, cosa le piacerebbe realizzare per dare il suo contributo alla cultura della salute e della sicurezza che ancora non ha realizzato?
Chissà, magari un tour nazionale all’interno delle scuole dove noi senior insegniamo ai ragazzi a realizzare loro degli eventi locali per coinvolgere i loro coetanei in una logica peer to peer.
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