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Lavorare affinché certe situazioni non accadano più: 54 anni fa Firenze veniva travolta dalla furia del suo amato Arno, coinvolgendo anche tutti i suoi affluenti e un’ampia zona attorno all’area fiorentina.
Oggi più che mai è importante continuare a monitorare i corsi d’acqua e la loro manutenzione, tutelando il rischio idraulico e l’incolumità pubblica: “Tanto è stato fatto in questi 54 anni, ma giochiamo una partita che non finisce mai, perché la natura è in movimento e i fenomeni atmosferici diventano sempre più estremi” ha ricordato Fabio Bellacchi, Presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Sud.
FONTE: La Nazione